Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Giro in Archivio, per scoprire com’eravamo

Fonte: La Nuova Sardegna
19 aprile 2010

DOMENICA, 18 APRILE 2010

Pagina 1 - Cagliari

E a Villa Pollini laboratorio del libro per i bimbi del Microcitemico

CAGLIARI. Nel Regno di Sardegna c’era un vestito per ogni carica. Così il mantello dei sindaci era azzurro, quello dei consiglieri della città, invece, grigio scuro. Le operaie della Manifattura Tabacchi avevano una divisa sobria ovviamente color tabacco: tutta la loro vita lavorativa passa nella pagine in mostra all’Archivio di stato per l’occasione della Settimana della Cultura, col titolo «9 chilometri di Storia, l’Archivio si mette in mostra». Malattie che arrivavano a renderle inabili al lavoro, l’età massima raggiunta da qualcuna, le punizioni. Una per tutte: la sospensione di 26 giorni dal lavoro per uno sciopero all’alba del Ventesimo secolo. Il fascismo italianizzò anche il nome del tabacco Kentucky: «Padano» da una certa data in poi. Qualche albero genealogico racconta di come diventarono nobili alcune famiglia di Cagliari e non solo. E gli atti dei notai testimoniano passaggi di proprietà e affitti che corrispondevano alla nascita e alla morte di casati e patrimoni.
L’Archivio di stato di Cagliari ha una nuova sala e ne ha fatto buon uso: «Si coglie l’occasione della dodicesima edizione della Settimana della Cultura per far conoscere a un vasto pubblico la ricchezza del materiale documentario conservato. La mostra propone un’ampia carrellata espositiva che parte dalle carte più atniche risalenti al periodo della dominazione aragonese e spagnola, passa attraverso gli atti notarili che testimoniano secoli di vita civile e sociale della Sardegna, per arrivare alla copiosa documentazione del periodo sabaudo e gli archivi contemporanei. Per la prima volta - è scritto ancora nella nota - vengono esposti documenti provenienti da archivi privati come quelli di Francesco Loddo Canepa e di Silvio Vardabasso e da archivi di più recente acquisizione come la Manifattura Tabacchi e il Genio Civile. Uno spazio importante è stato dedicato a mappe e disegni riguardanti il territorio di tutta l’isola e che di recente è stato oggetto di un importante progetto di valorizzazione e di digitalizzazione realizzato in Archivio».
Un momento di particolare valore della manifestazione è quello che l’Archivio ha dedicato all’attività organizzata per la Settimana della Cultura a Villa Pollini, protagonisti i piccoli pazienti dell’ospedale Microcitemico. Il laboratorio del restauro dell’Archivio si è trasferito a Villa Pollini, il bell’edificio neoclassico davanti agli ospedali Oncologico e Microcitemico: fino al 25 aprile il personale racconterà ai bambini cosa succede dentro un Archivio, come si facevano i libri una volta e come si rilegano ora, naturalmente i bambini saranno coinvolti nell’attività pratica di costruire un libro. Accanto a questa attività il lavoro degli archeologi che nella sala informatica mostreranno ai bambini cos’è uno scavo archeologico, come si tira fuori un reperto. La guida sarà un gatto: Gian Gianu, grande micio di periferia che finisce in un cantiere archeologico.