Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Certificati senza fila col timbro digitale

Fonte: L'Unione Sarda
16 aprile 2010

Prefettura. L'assessore regionale Ketty Corona: «Alleggeriremo la burocrazia»

Gli atti dell'anagrafe comunale verranno consegnati via mail
Ieri la firma del protocollo d'intesa tra Comune e Prefettura, che darà avvio alla rivoluzione digitale.
Attestati, certificati di stato civile, atti di nascita: entro giugno, forse prima, chiunque potrà chiederli via internet e ottenere, a casa, un documento con lo stesso valore e le stesse caratteristiche dell'originale. Con la firma del protocollo - tra Comune e Prefettura - di ieri si potranno ottenere on line (ma solo dopo un'autenticazione) i certificati del Servizio anagrafe. Poi, pian piano, tutti quelli rilasciati dall'amministrazione, che verranno autenticati con un «timbro digitale», che impedirà qualsiasi tipo di falsificazione.
LA NOVITÀ Una rivoluzione informatica che oltre a consentire un risparmio di tempo, carta e denaro, presto verrà allargata a ogni certificato: «In questo modo si vuole dare la possibilità ai cittadini di colloquiare con l'amministrazione», ha detto il sindaco Emilio Floris, che ha stipulato l'accordo col prefetto Giovanni Balsamo, «abbreviando i tempi per la richiesta di documenti e di semplificare il rapporto con il Comune. Penso alle pratiche urbanistiche, ad esempio».
Ogni anno in negli uffici comunali vengono rilasciati circa 70 mila certificati. Ora una buona parte saranno trasformati nella versione informatica e inviati via e-mail.
IL PRIMO PASSO Il primo mattone della progetto è stato messo a novembre, quando l'assessore regionale agli Affari generali Ketty Corona ha messo la firma sulla prima convenzione con il Ministero dell'Interno e ha acquisito le licenze necessarie: «Il timbro digitale rientra in un progetto ampio e ambizioso, che stiamo portando avanti sin dall'insediamento della Giunta regionale: il processo di informatizzazione, semplificazione e alleggerimento della burocrazia amministrativa», ha spiegato l'esponente della Giunta Cappellacci.
GLI ALTRI COMUNI Il Comune di Cagliari sarà il primo a sperimentare il nuovo sistema, che presto verrà esteso ad altre pubbliche amministrazioni: hanno già manifestato formalmente il loro interesse anche l'Ente foreste, il Comune di Sassari, quello di Tempio, la Provincia di Oristano e l'Università di Cagliari. «La nostra licenza del software è stata messa a disposizione - ha ricordato l'assessore Corona - di tutti i comuni sardi, delle province, dei centri di ricerca e delle Università. Attraverso il progetto “Comunas” sosterremo i comuni meno popolosi fornendo l'hardware necessario».
IL TIMBRO Il timbro elettronico non è altro che una evoluzione del codice a barre, con una matrice bidimensionale ad alta densità di dati. In pratica il documento verrà codificato e condensato in un timbro elettronico che verrà stampato sul documento dai cittadini che ne fanno richiesta. Il timbro sarà poi leggibile dalle pubbliche amministrazioni: sugli schermi i funzionari visualizzeranno una riproduzione del certificato: in questo modo sarà difficile falsificare gli atti rilasciati da Comuni e Enti.
Quando partirà la rivoluzione? «Entro fine mese contiamo di avere gli strumenti informatici necessari per il servizio, poi partiremo con i documenti dell'anagrafe», ha precisato l'assessore comunale all'Istruzione, informatica e statistica. Poi le file negli uffici comunali dovrebbero essere - questo è l'obiettivo - solo un ricordo.
MICHELE RUFFI

16/04/2010