Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Massidda o Farris? No, Giandomenico Sabiu

Fonte: La Nuova Sardegna
16 aprile 2010

VENERDÌ, 16 APRILE 2010



Elezioni/1. Lo tsunami Fini ha scombussolato il centrodestra: nessuna decisione sul candidato-presidente per la Provincia


Nella sfida fra il senatore e l’assessore, fa irruzione l’attuale capo di gabinetto della Regione


CAGLIARI. Lo tsunami Fini - vuole divorziare dal Pdl - ha lasciato sul tavolo del centrodestra gran parte delle carte che ieri, a Roma, dovevano essere discusse dai vertici del partito. A cominciare dal nome del candidato-presidente per la Provincia.
Non c’è stato davvero il tempo di capire, nell’improvvisa confusione dell’animata giornata romana - fanno sapere i testimoni prima di rientrare a casa - chi il presidente Silvio Berlusconi voglia davvero come portandiera del centrodestra. Perché, tutti lo sanno, alla fine a decidere sarà sempre e solo lui. Dovrà scegliere tra il senatore Piergiorgio Massidda e l’assessore comunale Giuseppe Farris, ma qualcuno nel Pdl rilancia: «Potrebbe esserci un terzo aspirante». Chi? Giandomenico Sabiu, ex An e anche ex An dissidente, attuale capo di gabinetto della Giunta regionale. Ipotesi plausibile, ma destinata a rimescolare fin troppo le carte e soprattutto gli equilibri interni al partito, per concretizzarsi in pochi giorni: fra due settimane bisogna presentare le liste. Eppoi se così fosse, qualcuno dovrà pur dare una spiegazione al senatore cagliaritano, che continua a dire di essere stato designato molto tempo fa, in una cena, proprio dal Cavaliere. Massidda si sente in una botte di ferro, sostiene che la gente (bisogna vedere il partito) è con lui: «Non posso essere fatto fuori come se fossi uno sbarbatello», avrebbe detto ai fedelissimi. Ma Giuseppe Farris non è un avversario interno facile. In questi giorni, con alcune abili mosse, è riuscito a recuperare un bel po’ di terreno e adesso i due sono dati alla pari. Ma l’ingresso, a gomitate di Sabiu, nello scontro a due potrebbe cambiare i rapporti di forza e questo sì che sarebbe uno tsunami in salsa cagliaritana.