Ieri l'incontro a Roma del sindaco Floris con i rappresentanti di Governo, Uefa e Figc
Nel progetto sullo stadio anche la riqualificazione del rione
La candidatura cagliaritana rischia di essere messa a rischio solo dal problema-stadio.
DAL NOSTRO INVIATO
ANTHONY MURONI
ROMA La candidatura di Cagliari, inserita nella più generale impresa di assicurare all'Italia l'organizzazione degli Europei di calcio 2016, è uscita rafforzata dal vertice di ieri a Palazzo Chigi. È questa l'impressione che si è ricavata al termine di un summit ad altissimo livello.
LA RIUNIONE Al cospetto dei sottosegretari Letta e Crimi, nella sede della presidenza del Consiglio (assente il premier Silvio Berlusconi, impegnato negli Usa per un vertice internazionale sulla sicurezza nucleare), sono arrivati il presidente della commissione tecnica Uefa George Madail, quello del Coni Gianni Petrucci, della Figc Giancarlo Abete, della Lega calcio Maurizio Beretta, e i sindaci delle dodici città inserite nel dossier italiano. Fascicolo che, se giudicato migliore rispetto a quelli presentati dai concorrenti Francia e Turchia, il prossimo 28 maggio potrebbe assicurare al nostro Paese l'assegnazione dell'evento.
CAGLIARI Il sindaco Emilio Floris, assieme alla collega di Napoli Rosa Russo Jervolino, è stato quello che ha difeso con più passione l'impegno finanziario assicurato dal Governo (circa 750 milioni di euro) per contribuire alla costruzione di nuovi stadi, all'adeguamento di quelli attuali e alla realizzazione delle infrastrutture necessarie.
«Abbiamo scommesso su questo progetto perché vogliamo dare una dimensione internazionale non solo alla nostra città ma all'intera Isola», ha detto il primo cittadino, incassando un cenno di approvazione del sottosegretario Letta, «farne una vera Capitale del mediterraneo, facendone conoscere storia, cultura e ambiente. Una città moderna e tecnologica».
IL NODO DEL SANT'ELIA La candidatura cagliaritana rischia di essere messa a rischio solo dal problema-stadio, visto che accoglienza e infrastrutture sono state giudicate eccellenti. «Ma si tratta di questioni superabili - ha detto, subito dopo la conferenza finale il sottosegretario allo Sport Rocco Crimi - non ci sarà bisogno di affidarsi alle procedure commissariali per superare le difficoltà burocratiche. La legge che il Parlamento varerà entro la fine della primavera darà ai sindaci sia incentivi economici che poteri speciali per rendere certi i tempi per l'approvazione delle pratiche e per l'apertura dei cantieri».
La stessa affermazione pronunciata poco prima nella riunione con i vertici Uefa. Ma nel caso di Cagliari la valenza è doppia: «Comune e società professionistica stanno lavorando bene assieme, proprio nello spirito che il Governo auspica», ha specificato Crimi.
IL SOTTOSEGRETARIO «Il presidente Berlusconi ha firmato le lettere di garanzia all'Uefa - ha detto Letta - questo significa che il Governo ha preso su di se il carico degli impegni già assunti dalla Figc con l'Uefa al momento della candidatura».
SPERANZA PER IL QUARTIERE In verità il progetto di Cagliari presenta un'altra difformità rispetto a quelli delle altre undici città italiane: «Tutti i piani per gli stadi, nuovi e da ristrutturare, sono inseriti in studi di riqualificazione dei quartieri che ospitano gli impianti - dice Emilio Floris - nelle prossime settimane ci confronteremo con il Governo per capire se esistono margini per inserisci in un processo di questo tipo anche per quel che riguarda Sant'Elia». Un'eventualità che allargherebbe al rione in riva al mare i benefici diretti del progetto.
LE FORZE IN CAMPO Dalla commissione Uefa sono arrivate domande pressanti sia all'esecutivo che ai rappresentanti della Federazione: «L'Italia è pronta e metterà a disposizione dell'Uefa il suo patrimonio artistico e culturale, oltre che le sue indubbie capacità organizzative - hanno sottolineato il sottosegretario Letta e il presidente federale Abete - chi di dovere dovrà tenere conto anche del fatto che il nostro Paese nel 2015 ospiterà l'Expo. Questo significa che le strutture ricettive e i collegamenti saranno ancora migliori degli attuali».
Oltre a Floris l'unico sindaco a intervenire è stato quello di Napoli: «I timori legati all'ordine pubblico sono infondati, come già è stato dimostrato nel corso dei mondiali del 1990 e dei G8 ospitati a Napoli e all'Aquila - ha detto Rosa Russo Jervolino - per quel che riguarda i trasporti siamo già al top e miglioreremo ancora».
LA LEGA CALCIO Maurizio Beretta, portando la voce della Lega Calcio, ha risposto ai dubbi legati agli investimenti per la realizzazione dei nuovi impianti: «Sono necessari - ha sottolineato - perché in Italia siamo bravissimi a vendere i diritti televisivi ma stiamo registrando un'emorragia nella presenza di spettatori negli stadi. Questo in controtendenza rispetto ai nostri competitor europei: Spagna, Inghilterra e Germania in primis».
14/04/2010