la riflessione

«È sbagliato ridurre al tema dell'architettura interna di un partito il ragionamento di Romano Prodi che, come Bersani, sta pensando al servizio che il Partito democratico deve rendere al Paese». Il segretario del Pd sardo, Silvio Lai, commenta così la proposta dell'ex premier di un Pd federale con ampi poteri ai segretari delle singole Regioni. «Dalle scorse elezioni regionali, se vogliamo parlare di partito - argomenta Lai -, viene fuori un Pd forte nelle città e debole nei territori, un Pd che è forte in una parte del Paese nella quale interpreta una qualità di governo locale apprezzato dai modelli di sviluppo e cittadinanza meritevoli di essere esportati».
«La più antica democrazia federale del mondo - aggiunge il leader del Pd - ha gli Stati federali forti e un centro, dotato di grandi poteri, che garantisce l'interesse generale. Entrambi i livelli hanno pari investitura e sono dotati di sistemi di controllo e bilanciamento». Così, «ad una periferia forte devono corrispondere una sintesi e un centro altrettanto forte, e se il Pd vuole continuare e rafforzare la strada federale non può rinunciare a perseguire entrambe queste strade».

13/04/2010