Demolizione Sant'Elia. Abbattute le “piastre” dei palazzi del Favero


Niente più discariche o angoli bui che permettano attività criminali. Ieri mattina, le ruspe della Regione hanno iniziato la demolizione delle piastre del Favero, liberando i garage dell'imponente complesso edilizio di Sant'Elia.
Davanti allo sguardo curioso di qualche passante, i camion dell'Area (l'agenzia regionale per l'edilizia abitativa che sta eseguendo i lavori) hanno portato via i primi detriti, liberando i palazzi che sino a oggi erano collegati da una rete di terrazze sistemate al primo piano degli edifici.
Un tetto che faceva calare le tenebre al piano terra, permettendo sia la comparsa di discariche abusive che l'attività di spaccio della piccola criminalità, rendendo ancor più difficile i pattugliamenti di polizia e carabinieri. E ieri mattina, in piazza Falchi, gli operai dell'ex Iacp hanno iniziato a demolire la prima piastra: una terrazza pericolante che prima era stata messa in sicurezza. Proprio davanti al cantiere, da qualche giorno, campeggia un grande cartello piazzato dal Comune che, però, non riguarda gli interventi finanziati dalla Regione e realizzati dall'agenzia Area.
La scritta indica “Servizio di ripristino ambientale quartiere Sant'Elia”, ma riguarderebbe altri interventi di manutenzione ordinaria del rione. ( fr. pi. )

27/06/2008