Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I cent'anni di Nieddu Arrica decano della stampa sportiva

Fonte: L'Unione Sarda
27 giugno 2008

Festa per il giornalista che ha compiuto il secolo di vita


Sassarese di nascita, cagliaritano da oltre sessant'anni, si è diviso tra il lavoro e il giornalismo sportivo, la sua grande passione. Ieri lo hanno festeggiato, la moglie, i tre figli, i sei nipoti e i tre pronipoti
«La mia tata quando ero bambino, mi diceva: a kent'annos! . Beh, aveva ragione». Il senso dell'umorismo, a Fabio Nieddu Arrica, non ha mai fatto difetto. Sarà anche per questo che è riuscito a tagliare il traguardo del secolo di vita, attraversando indenne l'epoca più intensa della storia dell'uomo. Sassarese di nascita, due terzi della sua vita li ha passati a Cagliari, fondendo perfettamente le sue due anime. E ieri, mentre sul prato di Calmosca riceveva gli omaggi del Comune di Cagliari del Rotary, del Panathon e, soprattutto dell'Ussi, l'Unione Stampa Sportiva Italiana, tutti gruppi che ha contribuito a fondare, ha ricordato di essere stato dirigente sia del Cagliari (ai tempi del presidente Domenico Loi), sia della Torres. Anche se, per la dolcezza che nel tempo sanno acquistare i ricordi di gioventù, ciò che ama sottolineare con maggior orgoglio è di essere stato il tamburino della fanfara della Torres. Basta mettergli le bacchette in mano, ancor oggi, per capire che non mente.
Nieddu Arrica, che ha festeggiato con la moglie Giovanna Romagnino, i tre figli, sei nipoti e tre pronipoti, è tutt'altro che uno sconosciuto. Decano dei giornalisti sportivi sardi, eterno pubblicista («Soldi? Al massimo ci scappava qualche cena. Lavoravamo solo per passione»), è stato per molti anni corrispondente di Stadio e del Corriere dello Sport. Con un gruppo di amici, prima che colleghi, fondò alla fine degli anni Cinquanta, l' Isola Sportiva , settimanale specializzato il cui colore rosa era tutt'altro che casuale. In quel periodo, fu tra i sostenitori della costruzione dello stadio Sant'Elia, la cui necessità emergeva con forza nella Cagliari di allora. Figlio di un magistrato elegante e rispettato, scomparso troppo presto, Nieddu Arrica riversò fin da giovanissimo nel lavoro il suo straordinario spirito di iniziativa. Fece diversi lavori (negli uffici di collocamento, nei sindacati), fu tra i primi a laurearsi nella neonata facoltà di Scienze Politiche di Cagliari. Dopo la Seconda Guerra, cominciò a lavorare nel campo dell'informazione scientifica, collaborando con importanti case farmaceutiche come la Menarini. Quando il lavoro crebbe, fu tra i primi a intuire la necessità di un polo di distribuzione che assicurasse la presenza immediata dei farmaci nel territorio regionale, sviluppando un sistema di logistica farmaceutica allora pionieristico.
Per una volta, sono stati gli altri a provare a svelare il segreto di tanta longevità: «Una vita vissuta con grande rigore», è la sintesi delle risposte.

27/06/2008