Rassegna Stampa

Il Sardegna

La recinzione della discordia lite fra il parroco e il Municipio

Fonte: Il Sardegna
7 aprile 2010

Via Sardegna. L'assessore ai Lavori pubblici: «Ci impedì lui di sistemare l'area della chiesa di Santa Lucia»

 Don Cugusi :mi sono opposto perché volevano fare un parcheggio sui resti della navata

La recinzione davanti alla chiesa di Santa Lucia in via Sardegna alla Marina stratore può anche solo pensare di impiegare quello spazio per farci parcheggiare delle macchine dopo averlo pavimentato ». Un atto che don Mario Cugusi definisce vandalico: «Il fatto che mi rimproverino per essermi opposto a un tale scempio mi riempie d'orgoglio». La questione era stata sollevata nei giorni scorsi da Claudio Cugusi. Il consigliere comunale del Pd aveva fatto notare che già l'estate scorsa «il sindaco Emilio Floris aveva promesso che la terrificante staccionata di via Sarde- ¦ Il Comune avrebbe voluto smontare l'indecorosa recinzione di via Sardegna ma il parroco di Sant'Eulalia si oppose. Nuovo capitolo sulla staccionata della discordia che copre tutt'ora i resti della chiesa di Santa Lucia in attesa di restauro. Questa volta, però, don Mario Cugusi ci va giù duro: «L'alternativa sarebbe stata quella di farci un parcheggio, è ovvio che mi sono opposto». Il parroco ha risposto ieri a una precisazione dell’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Raffaele Lorrai: «L’area e la recinzione di via Sardegna sono di proprietà della parrocchia di Sant’Eulalia, in via del tutto eccezionale, il Comune di Cagliari si accinge comunque a realizzare una nuova e più decorosa recinzione». E fin qui è d'accordo. È quello che Lorrai dice dopo che proprio non piace a don Cugusi: «L’intera area doveva essere sistemata nel corso dei lavori per la sostituzione della pavimentazione stradale e dei sottoservizi nel quartiere Marina ma il parroco si oppose».

 «UNA NAVATA DEL '200 , - spiega il parroco di Sant'Eulalia - perché di questo stiamo parlando: ditemi voi se un amminigna sarebbe stata presto rimossa e sostituita da una recinzione trasparente, così da mostrare i resti della chiesa di Santa Lucia ». Lorrai ha visto bene di replicare, annunciando che, in via del tutto eccezionale, dato che l'area non è di pertinenza dell'amministrazione, il Comune avrebbe comunque provveduto a sostituire la recinzione. «Se per quello non è neanche nostra », ha precisato don Mario che nei mesi scorsi aveva fatto portare via i rifiuti accatastati dietro la palizzata.  R. M.

 Nel rione

Una polemica lunga un anno

 La rabbia dei residenti  

Il degrado di via Sardegna, proprio all'altezza della chiesetta, aveva già scatenato polemiche un anno fa. Residenti e ristoratori si erano lamentati perché «quella indicata come la via delle trattorie, vista l'alta incidenza di locali per la ristorazione aperti sulla strada, è costretta a convivere con la qualifica di immondezzaio a cielo aperto, con i cassonetti piazzati proprio davanti alle rovine della chiesa di Santa Lucia, che deprimono tutta la zona col loro evidente stato di incuria». La situazione di via Sardegna è allucinante, era stata l'accusa più frequente. Uno di loro, Ilio Todde, commerciante e residente di via Napoli: «Lì a causa di un conflitto di competenze tra municipio e Curia, si è creato un buco nero di degrado, coi cassonetti che la notte si trasformano in cantucci accoglienti per chi desidera orinare o peggio. Lo slargo di via Sardegna è la prova evidente della latitanza del Comune

Il numero '200

In attesa di restauro

La chiesa di Santa Lucia in via Sardegna, ancora in attesa di restauro, risale al 1.200