Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Passione tra commozione e fede

Fonte: L'Unione Sarda
6 aprile 2010

Ieri si sono svolte le tradizionali processioni di San Giovanni, San Lucifero e Stampace

Migliaia di fedeli dietro le statue della Madonna e del Cristo

La Madonna con l'abito nero e la statua del Cristo morto sono state accompagnate in processione da migliaia di fedeli nelle strade cittadine.
Il colore del lutto è scandito dall'abito nero della Madonna: indica la morte di Gesù. E nero era anche il saio delle consorelle delle arciconfraternite. Le protagoniste delle processioni del venerdì santo sono state, ancora una volta, le strade, affollate come non mai di persone che hanno accompagnato il simulacro del Cristo morto e dell'Addolorata. La processione più suggestiva resta sempre quella dell'arciconfraternita della Solitudine, partita dalla chiesa di San Giovanni. Il simulacro settecentesco del Cristo, dono della casa reale spagnola all'arciconfraternita, ha lasciato la chiesa nel quartiere di Villanova alle 13,15, quello della Madonna Addolorata qualche minuto più tardi. È stato il cupo rullare dei tamburi e degli stendardi neri raffiguranti i momenti della passione ad aprire il corteo. Migliaia i fedeli che hanno “accompagnato” la processione del Cristo morto: con loro anche tanti turisti. La processione si è diretta verso la Cattedrale, arrampicandosi nelle suggestive stradine del Castello.
L'ARRIVO Il cammino verso il duomo è stato intervallato da preghiere e canti; canti plurisecolari trasmessi per via orale e per questo alcuni si sono modificati dalla forma originale. Il Cristo ha fatto il suo ingresso in Cattedrale alle 14,20 dove è stato inizialmente sistemato sul presbiterio, mentre la Madre è arrivata una decina di minuti più tardi. Ad accogliere arciconfraternita e fedeli l'arcivescovo Giuseppe Mani. Alle 15,15 il Cristo è stato sistemato nel transetto sinistro del duomo, dove mille mani lo hanno toccato, altre sono riuscite solo sfiorarlo: «Anche se sono sempre gli stessi riti», dice Angelo Murenu, presidente dell'arciconfraternita della Solitudine, «la processione è sempre commovente, fa venire i brividi. È soprattutto la gente che ci fa andare avanti, che ci regala le maggiori emozioni». Il simulacro della Madonna ha poi fatto rientro nella chiesa di Villanova, mentre il Cristo è rimasto nel duomo, dove resterà sino a questo pomeriggio. Le altre due processioni del Cristo morto si sono svolte partendo dall'Oratorio del Crocifisso verso la chiesa di San Lucifero e in tarda serata a Stampace.
LITURGIA Ieri e oggi, per antichissima tradizione, la Chiesa non fa alcuna celebrazione dei sacramenti. L'altare è spoglio: senza croce, senza candelieri, né tovaglie. Ieri solo la “Passione del Signore”, che si svolge in tre momenti: liturgia della Parola, adorazione della Croce, comunione eucaristica.
ALESSANDRO ATZERI

03/04/2010