Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Mercato ortofrutta, prorogato a gennaio lo sfratto dei box

Fonte: La Nuova Sardegna
27 giugno 2008

VENERDÌ, 27 GIUGNO 2008
Pagina 1 - Cagliari

LA PROTESTA DI VIALE MONASTIR







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CAGLIARI. Si apre uno spiraglio per i lavoratori del mercato ortofrutticolo di viale Monastir da giorni sul piede di guerra contro il sindaco che gli ha ordinato lo sfratto: ieri il primo cittadino ha deciso di dire «sì» alla proroga da loro richiesta. Sino al 15 gennaio i 30 operatori dei box e i 25 lavoratori del facchinaggio potranno stare al loro posto, nel mentre si studierà la soluzione più opportuna per evitare che siano costretti a emigrare fuori dalla città. Ad annunciare la novità è stato il presidente della commissione comunale alle Attività produttive, Paolo Casu, che già in diverse occasioni aveva portato la situazione degli operatori di viale Monastir all’attenzione dell’amministrazione. Dopo la protesta di mercoledì dei lavoratori, e la decisione estrema di alcuni di loro di occupare la direzione e cominciare lo sciopero della fame e della sete, Casu ha nuovamente chiesto lumi al sindaco, Emilio Floris, che alla fine ha gettato la spugna: ritirando il diktat dei giorni scorsi, che imponeva ai lavoratori la chiusura delle attività entro lunedì e lo sgombero dell’area entro il 15 luglio, e accogliendo invece la loro richiesta di spostare il termine per il ritiro delle concessioni al 15 gennaio, in modo da dare a tutti il tempo necessario a studiare nuove soluzioni. «Il provvedimento di proroga delle concessioni - ha detto Casu, che ieri mattina ha riunito proprio nel mercato di viale Monastir la commissione Attività produttive - sarà firmato dal sindaco nei prossimi giorni, così che il Consiglio comunale possa avere tutto il tempo per ragionare sulla migliore soluzione da adottare per garantire una risposta adeguata alle legittime istante dei operatori». Ieri nei locali del mercato ortofrutticolo non c’erano solo i componenti della commissione presieduta da Paolo Casu: a sostenere i commercianti e gli altri operatori sono arrivati anche l’assessore alle Attività produttive, Paolo Carta, e alcuni esponenti della circoscrizione numero due. Alla fine è stato deciso di convocare al più presto un tavolo di confronto con Regione, Provincia e comuni dell’hinterland cagliaritano per favorire una soluzione che assicuri la continuità della presenza del mercato ortofrutticolo nel territorio di Cagliari. Perché questo i lavoratori hanno detto chiaro: «Qui c’è la nostra storia e ci sono i nostri affari: spostarci fuori città significa privare Cagliari di un importante punto di riferimento economico e condannarci alla rovina».
Sabrina Zedda