Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il sindaco ammette: norma transitoria per salvare l’estate

Fonte: La Nuova Sardegna
6 aprile 2010

DOMENICA, 04 APRILE 2010

Pagina 1 - Cagliari

«Adesso occorre buon senso da parte di tutti Accelereremo i tempi per il piano sul litorale»

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. L’estate sta arrivando ma la situazione dei baretti del Poetto è ancora in alto mare. Il sindaco Emilio Floris precisa che vi sarà una «norma transitoria» che dovrebbe risolvere anche il problema contingente, a cui concorrerà sia il Comune che, «ovviamente», la Regione. Il primo cittadino, insomma, non accetta le critiche che dicono che dopo l’ordine del giorno del comune del 4 febbraio scorso (che prevede la possibilità di una autorizzazione a tempo per i baretti, da richiedere assieme alla rimozione) l’esecutivo non si stia muovendo. Tutt’altro e afferma che (anche se fa capire che il «troppo rumore» nuoccia alla causa) «in questo momento occorre buon senso da parte di tutti, sia dai titolari dei chioschi che dalla magistratura. Una prova di forza non andrebbe bene per nessuno. Per un motivo o per un altro, sarebbero tutti perdenti».
La storia inizia con due fatti. Da un lato l’inizio di una indagine della magistratura sulla regolarità dei baretti, risultati senza autorizzazione edilizia e, spesso, occupanti una superfice maggiore di quella concessa dal demanio. Il che significia occupazione abusiva di suolo pubblico, un reato penale. Dall’altro, c’è l’ordinanza partita dagli uffici dell’edilizia privata del Comune (che ha valore amministrativo), che impone agli operatori dei chiosci di rimuovere le strutture in quanto manca l’autorizzazione edilizia (di competenza del Comune) ed è stata violata la perimetrazione della concessione. Da rilevare che dal primo novembre scorso l’amministrazione ha acquisito le competenze demaniali sul Poetto. Ed è anche per questo che il Municipio è intervenuto con l’ordinanza di sgombero (scaduto).
Nello stesso tempo, però, c’è da valutare anche un altro elemento, molto importante: l’assenza di norme comunali (il piano di utilizzo del litorale pul) di cui è responsabile lo stesso Municipio e senza il quale non è possibile avere l’autorizzazione edilizia. Mentre i titolari dei baretti avevano chiesto la realizzazione di queste norme sin dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, da dopo la rimozione dei casotti nel 1986. In parallelo per anni il Municipio non ha potuto predisporre le regole specifiche in quanto mancava da parte della Regione il quadro normativo generale. Poi questo è stato fatto, già dalla scorsa legislatura. Alla fine il Comune ha preparato un pul, approvato in Giunta sin dal gennaio del 2009. Ma sin da allora la commissione consiliare all’Urbanistica e ambiente aveva chiesto all’esecutivo di modificare, in accordo con la Regione, il documento: per poter avere delle norme più adatta a un litorale utilizzato dodici mesi all’anno. Ma la giunta comunale, a fine 2009, ha portato lo stesso documento che il Consiglio (la maggioranza) ha respinto. A quel punto tutto è precipitato sino all’ordine del giorno unitario accennato, che dà mandato alla Giunta di permettere un’applicazione pratica delle possibilità contenute nell’attuale piano regolatore.
Il sindaco Floris precisa infine che il nuovo pul che la Giunta sta preparando prevede «norme quadro che salvano il periodo di transizione, anche se non nella situazione che è oggi. Inolttre per settembre avremo sbloccato il progetto della pedonalizzazione del lungomare Poetto».