Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Massidda, l'uomo giusto per Palazzo Regio»

Fonte: L'Unione Sarda
6 aprile 2010


Emilio Floris esce dalla corsa per la Provincia: «Io candidato? Sì, tra qualche anno al Senato»

C'è chi l'ha tirato in ballo per la presidenza della Provincia. E forse non l'ha fatto per caso: sapeva che il nome di Emilio Floris, sindaco di Cagliari del Pdl rieletto nel 2006, avrebbe provocato qualche scossa. L'interessato non si scompone: «Sono a disposizione del partito, ma vorrei portare a termine il lavoro che ho avviato. Per la candidatura alla Provincia ha dato disponibilità Piergiorgio Massidda, senatore, mio caro amico». Conclusione: «Sarò sindaco fino alla scadenza naturale del mandato, tra un anno».
Significa che rinuncia alla corsa per Palazzo Regio?
«Non bisogna farsi prendere dalla frenesia di ottenere una poltrona. Ritengo di aver maturato l'esperienza per un ruolo nella politica regionale che possa essere di utilità al centrodestra».
Sindaco Floris, dove vuole arrivare?
«Penso per esempio a un ruolo di apparato».
Sa che restando in Municipio salva la città dall'ipotesi di un anno di commissario?
«Sono numerose le strategie per aggirare l'arrivo del commissario governativo. Ma la politica di apparato non è meno importante di quella amministrativa. Permette di aprirsi alla gente: solo per questo non c'è poltrona che tenga».
Una sua richiesta per la Provincia avrebbe spaccato il partito...
«Saranno presentati dappertutto candidati condivisi da coalizione ed elettori, non solo per vincere ma soprattutto per governare bene. Oltre agli eletti, tuttavia, esistono coloro che procurano i voti, che hanno istanze da portare avanti ma di cui spesso ci si dimentica. Un partito di massa non può più commettere questi errori».
Come il centrodestra si appresta ad affrontare le amministrative?
«Siamo in leggero ritardo, ma il centrosinistra non sta meglio. L'aspetto positivo è che si sta confermando la coalizione che guida la Regione».
Tornando a Massidda, si può affermare che abbia anche il suo placet?
«È un parlamentare, ha grande esperienza. E non sarà di certo la politica a dividerci».
Quindi terminerà il mandato con la fascia tricolore?
«Ripeto, per la Provincia non mi sono fatto avanti io. La mia ambizione è - ma un domani - quella di poter essere presente in Parlamento, al Senato. Altrimenti c'è il lavoro: nessuno può fare politica per sempre».
I rapporti con la Regione sono migliorati?
«Abbiamo aperto un tavolo sulle tematiche principali che riguardano Cagliari e l'area vasta nel contesto socioeconomico. Nei momenti di crisi occorre ricercare sinergie per lo sviluppo del territorio».
A proposito, come va con Cappellacci?
«C'è sempre stata amicizia. Qualche volta un approccio diverso alle cose».
Per la sua successione si fa il nome di Massimo Fantola. Come vede questa possibilità?
«È una persona motivata, anche se non l'unico pretendente».
I vertici nazionali del Pdl accetteranno?
«Nelle coalizioni un giorno si prende e un altro si cede».
Riuscirà a chiudere la questione dello stadio?
«Ce la faremo. Spero in meno di un anno».
Sarà felice Cellino...
«Non penso di far contento Cellino. Ma la gente, che chiede uno stadio polivalente e più comodo».
Sindaco, sia sincero. Cagliari è davvero una delle capitali del Mediterraneo?
«Rispetto ad altre città, anche più grandi, non siamo messi male. Stiamo lavorando con i sindaci dell'area vasta: penso al sottopasso di via Roma e al metrò di superficie. Questioni che riguardano tutti».
Ma capitale è un termine impegnativo...
«Nel mondo globalizzato un punto chiave è la competizione. Per questo la sfida non può essere rifiutata proprio ora».
LORENZO PIRAS

06/04/2010