Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Si riscaldano i prezzi a Cagliari

Fonte: L'Unione Sarda
1 aprile 2010

Istat. A marzo l'aumento medio nazionale raggiunge l'1,4%: il più alto da febbraio di un anno fa

Energia e trasporti trascinano l'inflazione: +2%

Riparte l'inflazione a Cagliari: in un anno i prezzi salgono del 2% contro il +1,4% registrato mediamente in Italia.
L'inflazione a marzo rialza la testa e sale all'1,4% su base annua, contro l'1,2% di febbraio. Il balzo dei prezzi al consumo, conferma l'Istat, è ancora più alto per Cagliari: su base annua i prezzi crescono del 2%, mentre nel confronto mensile il salto è dello 0,4% (+0,3 a livello nazionale).
LA DISOCCUPAZIONE Al contrario, il tasso di disoccupazione in Italia resta stabile a febbraio (8,5%), confermandosi comunque come il dato peggiore degli ultimi sei anni. Ma tra i giovani, tra i 15 e i 24 anni, sale vorticosamente sino a raggiungere il 28,2%: anche in questo caso è il valore più alto da gennaio 2004.
LE CAUSE L'aumento dei prezzi potrebbe essere la spia di un inizio di ripresa, ma è determinato in larga misura dalla volata dei trasporti e dei prodotti energetici, che colpisce le famiglie proprio alla vigilia dell'esodo pasquale. Immediato l'allarme dei consumatori, che prevedono aggravi per 420 euro l'anno. Secondo l'Istat, l'incremento annuo dell'1,4% registrato a marzo è il più alto da febbraio dello scorso anno.
I SETTORI A pesare sul carovita, spiega l'Istat, sono i prezzi dei trasporti, dei prodotti energetici e dei carburanti. In particolare, i prodotti energetici, spinti dai rialzi del greggio, hanno registrato un incremento congiunturale (mese su mese) dell'1,6% e tendenziale (anno su anno) del 2,4%. In forte aumento la benzina, cresciuta del 2,7% rispetto a febbraio e del 16,7% rispetto a marzo. Stesso andamento per il gasolio da autotrazione, con un +4,1% su mese e un +16,4% su anno. Per il gpl la crescita è stata rispettivamente del 3,8% e dell'11,4%.
IN SARDEGNA Anche nel capoluogo isolano, i settori più caldi sono l'energia e i trasporti: il primo in un anno (marzo 2009-marzo 2010) è salito dell'1,8% e dello 0,8% in un mese (febbraio-marzo 2010), il secondo è invece balzato del 4,9% in un anno e dell'1,3% in un mese. «Il mercato sardo è viziato, non c'è concorrenza», commenta Giorgio Vargiu, segretario regionale dell'Adiconsum: «Sulle tariffe dei trasporti pubblici locali, poi, incide il poco rispetto per le tasche dei consumatori. Le associazioni di categoria non vengono mai coinvolte nelle politiche tariffarie della regione. Inoltre, in Sardegna non abbiamo ancora una legge quadro a tutela degli utenti». Polemico pure Giuliano Frau, presidente dell'Adoc: «Il gas, nonostante le sanzioni dell'Authority, continua a infiammarsi. Il gpl, qui da noi, è molto caro. E siamo obbligati a utilizzarlo non avendo ancora il metano».
I VIAGGI Tornando all'Italia, si scopre che le famiglie spendono di più anche per viaggiare: sul trasporto ferroviario si è registrato un incremento congiunturale dello 0,2% e tendenziale del 15,1%: quello aereo è salito rispettivamente del 9,3% e dell'8%. In aumento anche i prezzi dei pacchetti vacanza “tutto compreso” (+3,8% su base mensile e +2,2% su base annua). Voci che preoccupano i consumatori di Adusbef e Federconsumatori che prevedono una nuova batosta di ben 420 euro annui per le famiglie. Di parere opposto Confesercenti e Confcommercio: «Il dato non deve allarmare», dicono, «perché potrebbe rappresentare un timido segnale di ripresa economica».
LANFRANCO OLIVIERI

01/04/2010