Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Ctm? Subito un dibattito in Consiglio»

Fonte: La Nuova Sardegna
28 aprile 2008

CAGLIARI. Il centrosinistra insorge: «Ma come, pensare di vendere il deposito dei bus di viale Ciusa? Un fatto inammissibile», commenta Marco Espa, consigliere comunale del Pd. La storia racconta che il Ctm, il consorzio dei trasporti pubblico cittadino, si prepara a dismettere e poi a vendere l’area dove si trovano il deposito, l’officina dei bus e il magazzino centrale: una superficie vasta tre ettari e mezzo, ai piedi del colle di San Michele, vicinissima al centro e alle principali arterie d’uscita della città. «Noi - sottolinea Ninni Depau, capo gruppo in consiglio comunale del Pd - è da un anno che chiediamo l’audizione del presidente del Ctm. Ma ancora non è stato fatto niente, nè la richiesta è stata mai discussa in Consiglio. Eppure compare sempre nelle voci inserite all’ordine del giorno dell’assemblea, ormai da oltre dodici mesi. Oggi presenteremo un’interrogazione urgente: non è possibile che un’azienda, di cui il Comune possiede il 67,5 per cento, ipotizzi la dismissione di un patrimonio simile senza che il Consiglio sia minimamente coinvolto». A informare il consiglio d’amministrazione dell’azienda di questa volontà del Ctm è stato il presidente Giovanni Corona il 20 febbraio scorso, ma quella che appare come una scelta strategica fondamentale per il consorzio trasporti era rimasta finora coperta dal più stretto riserbo. L’idea della dismissione nascerebbe dal fatto che l’area di viale Ciusa è ormai diventata da tanti anni «zona residenziale e quotidianamente gli abitanti dei palazzi limitrofi si lamentano per i rumori e per gli scarichi dei mezzi», si legge nel verbale del consiglio citato. Inoltre viene anche precisato che «le costruzioni del deposito necessitano di interventi urgenti di manutenzione, molto onerosi». Per questo, ha affermato Corona durante l’incontro del 20 febbraio, «appare opportuno procedere alla patrimonializzazione dell’area del deposito, attraverso la dismissione del complesso esistente, scelta da attivare in coordinata sequenza con l’individuazione di una nuova più funzionale localizzazione». Si tratta, «secondo noi di un fatto gravissimo perchè - continua Depau - è impensabile che un’azione simile sia stata intrapresa senza l’assenso degli organi esecutivi del Comune, quindi del sindaco Emilio Floris». In precedenza il Ctm è stato più volte oggetto di critiche da parte del consiglio comunale e dell’opposizione in particolare, soprattutto perchè «tende ad assumere ruoli che non competono a un organismo operativo: quello di dettare le strategie dei trasporti, come è stato fatto con la predisposizione del progetto di metropolitana sotterranea», commenta Depau. Personalmente, afferma Espa, «condivido il giudizio fortemente critico del presidente della Provincia Graziano Milia» che ha pecisato, tra l’altro, come «ogni proposta» vada «discussa assieme a tutti gli enti proprietari». Il Comune, da parte sua, minimizza: «Si tratta di un’ipotesi, ma solo di una ipotesi e per il momento è molto remota - precisa l’assessore al Traffico Maurizio Onorato - e non c’è niente sull’argomento che sia all’ordine del giorno». L’opposizione, però, resta sconcertata: «Dopo mesi di silenzio da parte della Giunta sull’operato del Ctm, scopriamo che questo ente sta ipotizzando la dismissione del deposito di viale Ciusa - precisa Depau - e tutto questo per una delle zone più appetibili della città, vicina anche a uno degli snodi centrali del traffico. Su questo fatto occorrono dei chiarimenti e il presidente Corona deve essere chiamato in Consiglio comunale per relazionare sull’operato del Ctm».