Tuvixeddu. 500 persone alla manifestazione di Legambiente
«Cappellacci ci ascolti. O andremo in viale Trento a protestare ». Lo ha minacciato ieri, il presidente regionale di Legambiente Vincenzo Tiana. Al termine di una lunga passeggiata tra, Tuvumannu e Tuvixeddu, assieme a quasi 500 persone. Gli ecologisti ahnno anche presentato un pacchetto di richieste che sarà sottoposto all'attenzione della giunta regionale. Partenza da piazza d'Armi e poi verso via Castelfidardo, dove Tiana ha spiegato che la crisi del sottosuolo della zona di via Peschiera potrebbe essere aggravata dalla costruzione dei palazzi a Tuvumannu. In particolare ha proposto «la messa in sicurezza totale del colle Tuvumannu per dissesto geologico». Motivo per il quale ritiene «improponibile la costruzione dei palazzi previsti nel versante del colle prospiciente la via Castelli in aggiunta ai già segnalati motivi paesaggistici». Da lì il corteo si è diretto in via Turbigo, poi sul colle di Tuvumannu (e accanto al tunnel, tra via Cadello e via Is Maglias) e infine in via Codroipo che si affaccia sulla parte nord di Tuvixeddu. Tiana ha chiesto di bloccare le edificazioni a Tuvumannu, annullare il nulla-osta paesaggistico del 1999, ampliare quello archeologico (tombe e cisterne di via Is Maglias) e sollecitare quello minerario su canyon e catino. Maria Antonietta Mongiu, ex assessore regionale alla Cultura ha difeso il lavoro “profondo e imprescindibile” della commissione nominata dalla giunta Soru e ha auspicato che la commissione regionale d'inchiesta su Tuvixeddu, richiesta dall'opposizione in consiglio, ne prenda atto. Il consigliere regionale di Sinistra e libertà Massimo Zedda ha invitato la giunta regionale a dare gambe all'ordine del giorno votato dal consiglio. ¦EN.NE.