Rassegna Stampa

Il Sardegna

I chioschetti chiedono la tregua «No alle ruspe al mare d'estate»

Fonte: Il Sardegna
26 marzo 2010

Poetto. Commissione Attività produttive alla sesta fermata della spiaggia: «Il sindaco trovi la soluzione»

I titolari:«Sospensione fino a ottobre ».Casu, Udc:«Floris ora deve spronare i dirigenti »


Ennio Neri ennio.neri@epolis.sm

Enormi gru impegnate nella rimozione dei baretti nel bel mezzo del traffico estivo al Poetto. Un incubo? «Una delle ipotesi », spiega Sergio Mascia, della coop Poetto services, «i sigilli della polizia giudiziaria incombono: noi cominciamo a demolire, ma chiediamo al Comune di sospendere l'ordinanza fino ad ottobre».
LITI TRA consiglieri, rivendicazioni e tanta incertezza. Con l'estate alle porte sale la tensione tra i baretti del Poetto. L'ordine del giorno votato dal consiglio comunale a gennaio, definito “salva-baretti”, rimbalza contro il muro di gomma degli uffici tecnici comunali. Prima il no alla conferenza di servizi e ora le difficoltà nel rilascio della concessione demaniale all'assessorato al Patrimonio. Tutto il malcontento è stato rovesciato alla commissione Attività produttive che ieri si è riunita al chiosco Zen, alla sesta fermata dell'autobus del lungomare Poetto. La commissione ha pronto un ordine del giorno: in sintesi invita il sindaco Emilio Floris, a risolvere al più presto il problemadei chioschetti, da oltre un mese sotto la minaccia della demolizione. Alla riunione ha partecipato anche una delegazione dei titolari dei baretti della spiaggia.
«IL SINDACO utilizzi l'amplissimo mandato datogli dal consiglio comunale per dare concreta attuazione agli indirizzi del consiglio comunale», ha spiegato il presidente della commissione Paolo Casu, «spetta alla politica il compito di risolvere i problemi. E spetta al Sindaco promuovere le necessarie iniziative politiche e le adeguate soluzioni o (per esempio una task force amministrativa) che consentano di dare rapida attuazione agli indirizzi stabiliti dal consiglio». «Il sindaco deve intervenire in prima persona», ha spiegato Ettore Businco, Udc, «chi scarica la responsabilità sui dirigenti è in malafede. Il politico deve prendere in mano la situazione, il diretto responsabile è il Sindaco». Lino Bistrussu, Riformatori, ha invitato a passare ai fatti, Claudio Tumatis, L&Q pur ricordando qualche gestione “libertina” dei chioschi, ne ha ribadito l'importanza, mentre per Salvatore Mereu, Fi, «bisogna tenere conto che il sindaco e l’assessore hanno chiesto al dirigente di risolvere la situazione». Preoccupato il capogruppo Pd Ninni Depau: «In economia i tempi sono fondamentali. Decidono se un’azienda vive o muore».



I dati
L'ospedale marino
La commissione ha anche effettuato un sopralluogo al vecchio ospedale marino.
Verificando lo stato di degrado della struttura.
Il calendario
I titolari dei chioschetti chiedono la sospensione in attesa della presentazione del
nuovo progetto per le demolizioni e le ricostruzioni

La chiave
1  Più chiarezza sulle aree
 «Bisogna fare chiarezza», ha spiegato Mascia della coop Poetto services, «un conto è avere a disposizione 22 metri quadrati, un altro è averne a disposizione 50. Se passa la regola dei 22 metri saremmo costretti a ridimensionare l’attività e i posti di lavoro».
 2 In spiaggia d'inverno
 «Il cagliaritano appena vede il sole va al mare», ha ricordato Luciano Spiga dell'Oasi, «in qualsiasi giorno dell’anno. Noi offriamo il servizio che chiede. Ma ci servono più spazi».
 3 La battaglia dell'Oasi al Tar
  L'Oasi aveva ottenuto la sospensiva al Tar sulla demolizione. La sospensiva era legata all'avvio della procedura di conformità al Suap, bocciata intanto qualche giorno fa. Ma contro il no del Suap l'Oasi farà un nuovo ricorso al Tar.