Rassegna Stampa

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Poetto: si tenta di salvare i chioschetti

Fonte: web SardegnaOggi.it
26 marzo 2010

giovedì, 25 marzo 2010


Un invito al sindaco di Cagliari, Emilio Floris, a risolvere al più presto il problema dei chioschetti del Poetto, da oltre un mese sotto la minaccia della demolizione. Il documento è stato prodotto nel corso della riunione della Commissione consiliare Attività produttive convocata proprio in un baretto all'altezza della Sesta fermata. Alla riunione ha partecipato anche una delegazione dei titolari dei chioschetti.

CAGLIARI - I titolari dei chioschetti del Poetto chiedono una tregua per evitare che le demolizioni arrivino proprio durante la stagione turistica e propongono uno slittamento a ottobre dell'arrivo delle ruspe. Lo ha detto il presidente del Consorzio Poetto Services, Sergio Maxia, nel corso della riunione della Commissione consiliare Attività produttive del Comune di Cagliari che si è riunita questa mattina in un baretto della Sesta fermata del Poetto. "Proprio oggi - ha spiegato Maxia - abbiamo saputo dalla Regione che per loro è valida la concessione 2004-2015. Ora sta al Sindaco prendere in mano la situazione: l'ideale sarebbe dimostrare anche alla magistratura, con l'apertura dei cantieri, di voler andare avanti con la rimozione dei manufatti. Ma chiediamo una sospensione almeno sino a ottobre: le eventuali opere di demolizione durante la stagione estiva sarebbero un disastro non solo per noi, ma per tutto il Poetto”.

Sollevato anche il problema occupazione: "Bisogna fare chiarezza - ha aggiunto Maxia - perché un conto è avere a disposizione 22 metri quadrati, un altro è avere a disposizione 50 metri quadri. Se passa la regola dei 22 metri saremmo costretti a ridimensionare l'attività. Con quello che ne deriva in fatto di posti di lavoro". Luciano Spiga, giovane titolare dell'Oasi, ha lanciato un appello affinché i chioschi possano lavorare tutto l'anno: "Il cagliaritano - ha detto - appena vede il sole vuole andare al mare: in qualsiasi giorno dell'anno. Noi offriamo il servizio che chiede. Abbiamo bisogno di spazi, anche chiusi, che eventualmente possano essere riscaldati, e anche di piccoli magazzini. Non si dica che sono manufatti contro l'ambiente: proprio i magazzini ci consentono di conservare gli attrezzi che ci danno l'opportunità di tenere pulita la spiaggia".

"Non possiamo immaginare Cagliari - ha detto in esordio di seduta il presidente della Commissione, Paolo Casu - senza prospettiva turistica: bisogna trovare subito una soluzione per salvaguardare la stagione estiva che sta arrivando. Il tempo delle domande è concluso, occorrono risposte, ormai siamo a pochi giorni da Pasqua". Il documento riparte dalla mozione votata in Consiglio comunale in cui si dava mandato al Sindaco di trovare al più presto una soluzione. Ma durante l'incontro sono emerse anche differenti vedute sulle responsabilità: alcuni pensano che debba e possa risolvere tutto il Sindaco, altri che la soluzione debba essere trovata dai dirigenti. "Il Sindaco deve intervenire in prima persona - ha spiegato il consigliere Udc Ettore Businco - se potessi io farei così. Il politico deve prendere in mano la situazione, il diretto responsabile è il Sindaco di Cagliari". Di diverso parere il consigliere del Pdl Salvatore Mereu: "Bisogna tenere conto della legge Bassanini - ha detto - il Sindaco e l'Assessore hanno chiesto al dirigente di risolvere la situazione. La parte politica ha il compito di dare gli indirizzi". Preoccupato il capogruppo del Pd in consiglio Ninni Depau: 'In economia i tempi - ha ribadito - sono fondamentali: decidono se un'azienda vive o muore".