Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Così Elena Pau riporta la rivista sul palcoscenico

Fonte: L'Unione Sarda
25 marzo 2010

Alla Vetreria tra musica e prosa

Monologhi sarcastici, sguardi beffardi sul quotidiano e sulla vita di ieri, ricordi e nostalgie. E tante, tante canzoni.
Sigle di famose trasmissioni della televisione in bianco e nero, canzoni come sberleffi, canzonette dai testi gaudenti ( come è bello far l'amore da Trieste in giù ), o maliziosi ( il cobra non è un serpente.. ), flash sulle morti bianche, divertenti colpi d'occhio dal retrogusto amaro, provocazioni contro il conformismo e passione politica. Senza mai dimenticare che in fondo la vita l'è bela .
C'è questo e tante altre cose ancora, nell'applaudita pièce Libertà di Canto-rivista politicamente corretta , portata in scena a Pirri nel teatro La Vetreria dall'attrice-cantante Elena Pau, con la complicità di un ottimo quartetto: Alessandro Angiolini, sax tenore, Roberto Deidda, chitarra, Alessandro Atzori, contrabbasso, Daniele Russo, batteria.
Un viaggio nel passato a bordo delle canzoni di Cochi e Renato, Enzo Jannacci, Dario Fo e Fiorenzo Carpi, Raffaella Carrà, Donatella Rettore, Le sorelle Bandiera.
Di testi esilaranti: La diva intervistata di Franca Valeri («..si tratta addirittura di una Eneide…sono molto emozionata, come tutte le attrici, specie quelle giovani, ho sempre sognato di fare il personaggio di Enea…una donna molto umana»), Canzonette , Paola Cortellesi, Papà va in tv , Stefano Benni, Lushana e La poetessa , di Neri Marcorè.
A cui si aggiungono quelli di implacabile verità targati Gaber - Luporini: «Dal panorama dei personaggi più famosi, si arriva tristemente alla conclusione che per avere successo è meglio essere un po' cretini. D'altronde, non esistono che due possibilità: o sei un cretino conosciuto, o sei un cretino qualsiasi». (ca. ar.)

25/03/2010