Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Udc, lite sul simbolo in Consiglio comunale

Fonte: L'Unione Sarda
24 marzo 2010

Costituiti due gruppi, attesa per le indicazioni del partito. Approvato il programmaper i cantieri della 37
L'Udc si spacca e l'elezione del nuovo capogruppo Paolo Casu (tra l'altro appena arrivato dal Misto) ottiene l'effetto di favorire una scissione. La notizia ufficiale è arrivata ieri sera, all'inizio del Consiglio comunale: il presidente Sandro Corsini ha letto una comunicazione del nuovo capogruppo, che notificava la sua recente elezione. Le cronache dicono che a favorirla sia stata il voto (oltre al suo) dei consiglieri Massimiliano Tavolacci ed Ettore Businco, mentre fedele al precedente responsabile (appena defenestrato) Efisio Pireddu è rimasta solo la compagna di partito Fernanda Loche. Così questi ultimi due esponenti dello scudo crociato hanno scelto di far gruppo da soli: «Comunichiamo formalmente di avere costituito una nuova formazione consiliare, che si chiamerà Udc Libertas - ha detto Pireddu - riteniamo di poter continuare a rappresentare il partito col quale siamo stati eletti in Consiglio».
Per sapere chi ha ragione occorrerà attendere di conoscere le indicazioni che arriveranno dalla segreteria regionale del partito. Così ha sostenuto il presidente del Consiglio comunale Sandro Corsini: «In base al regolamento la costituzione del nuovo gruppo è regolare - ha fatto sapere - mentre per quel che riguarda la rappresentatività del partito per qualche giorno tutto resterà in stand-by, in attesa di comunicazioni ufficiali. In assenza di indicazioni diverse credo che la rappresentatività sia in capo alla formazione presieduta da Paolo Casu».
CANTIERI LAVORO La seduta dell'assemblea civica di ieri è stata in gran parte dedicata al piano per i cantieri di lavoro previsti dalla legge 37. L'assessore alle Attività produttive Paolo Carta ha parlato delle iniziative messe a punto dalla Giunta: posti per lavoratori saltuari sono stati riservati nei settori della sorveglianza attiva, della informazione turistica e della digitalizzazione dell'archivio comunale, senza scordare quello del controllo delle attività di igiene pubblica. Gran parte della discussione è stata incentrata sui lavoratori atipici da mesi accampati davanti al Municipio di via Roma. Un emendamento proposto dai consiglieri di centrosinistra (primo firmatario Claudio Cugusi) prevedeva di riservare il 10 per cento del piano per il lavoro agli indigenti e del 20 ai lavoratori che abbiano fin qui maturato 30 mesi di lavoro nei cantieri.
LA VOTAZIONE Provvedimento che aveva ottenuto il parere favorevole del dirigente competente ma che è stato respinto dall'aula. Il centrodestra ha votato contro, su indicazione del sindaco: «Si tratta di un emendamento inutile, visto che serve una dichiarazione di indigenza che dovrebbe essere rilasciata dai Servizi sociali. Certificazione che non può essere rilasciata, in quanto chi protesta è sprovvisto dei requisiti necessari». ( a. mur. )

24/03/2010