Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sì del Governo alla pensione minima per i commercianti colpiti dalla crisi

Fonte: L'Unione Sarda
24 marzo 2010

I piccoli imprenditori rimasti senza lavoro potranno contare su un assegno mensile pari a 460 euro
Il collegato al decreto lavoro ha previsto, anche per il 2010, un assegno mensile diretto ai piccoli commercianti costretti a ritirarsi prima del tempo a causa della crisi economica. La pensione minima è stata quantificata in 460,97 euro.
La crisi economica non ha risparmiato i lavoratori autonomi. Molti negozianti, non potendo contare su una retribuzione corrisposta dal datore di lavoro, negli ultimi tempi sono stati costretti ad abbassare la saracinesca del proprio negozio o dell'officina, rimanendo senza lavoro. Fino al 2009 il Governo aveva confermato quanto previsto da una legge del 2007, rivolta a favorire i commercianti colpiti dalla crisi. Fortunatamente, il collegato lavoro approvato recentemente dal Parlamento, ha permesso ai piccoli commercianti, costretti a ritirarsi dall'attività prima del tempo, di poter contare su un assegno mensile corrispondente alla pensione minima dell'Inps.
LA PROROGA La nuova normativa ha confermato, come per il passato, la possibilità di poter ottenere la prestazione dall'Inps. Il legislatore ha confermato anche che il beneficio non graverà sulle casse dello Stato, ma su quanti sono in attività ai quali si chiede di versare fino al dicembre del 2014 un contributo aggiuntivo dello 0,09% del reddito dichiarato ai fini previdenziali.
I BENEFICIARI All'indennizzo hanno diritto i titolari e i collaboratori di piccole imprese per vendita al dettaglio, bar, ristoranti, ma anche agenti e rappresentanti di commercio. Condizione essenziale perché il beneficio possa essere accordato è quella che gli interessati possano far valere, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il dicembre 2011, un'età minima di 62 anni di età se uomini e 57 se donne. Per entrambe le categorie, inoltre, vengono richiesti almeno 5 anni di iscrizione nella gestione commercianti dell'Inps e la consegna della licenza. Per agenti e rappresentanti di commercio il requisito viene raggiunto con la cancellazione dall'Albo.
L'IMPORTO L'importo dell'indennizzo corrisponde a un assegno mensile pari al trattamento minimo dell'Inps che, dal 2010, ammonta a 460,97 euro mensili, che sarà corrisposto fino al momento in cui il beneficiario avrà raggiunto il diritto alla pensione di vecchiaia.
LA DURATA Il collegato lavoro ha confermato che per la durata del pagamento dell'indennizzo si terrà conto anche del periodo che intercorre tra il mese di compimento dell'età, ossia i 60 per le donne e i 65 per gli uomini, e quello di apertura delle finestre pensionistiche previste dall'attuale normativa. In pratica, per i lavoratori autonomi la pensione di vecchiaia decorre dal primo mese del terzo trimestre successivo al compimento dell'età. Pertanto, chi compie gli anni tra gennaio e marzo, riceverà il primo assegno dal 1° ottobre successivo e fino a tale data l'indennizzo verrà corrisposto. Le stesse condizioni possono essere applicate a quanti hanno già beneficiato della facilitazione in un periodo pregresso. In questo caso, se l'assegno risulta in pagamento al 31 dicembre 2008, continuerà ad essere corrisposto fino alla decorrenza della pensione, a condizione che nel mese in cui compie l'età minima, l'interessato abbia anche raggiunto il requisito minimo della contribuzione richiesta. In altre parole, gli interessati devono poter far valere almeno 20 anni di versamenti nel caso in cui la pensione venga liquidata con il sistema contributivo o misto, o 5 anni di assicurazione in tutti gli altri casi.
LA DOMANDA La domanda va inoltrata entro e non oltre il 31 gennaio del 2012 con allegata la documentazione da cui risulti la cessazione definitiva dell'attività e la riconsegna delle autorizzazioni all'esercizio commerciale. Agli interessati è preclusa la possibilità di un lavoro sia dipendente che autonomo.

24/03/2010