Rassegna Stampa

Il Sardegna

Incubo erosione per le coste la cura: «Ripascimento dolce»

Fonte: Il Sardegna
22 marzo 2010

Litorali. Il presidente di Ambiente e Vita: «Danni evidenti a Capitana e Villasimius»

 L'assessore regionale della Sanità: «È ottima la qualità delle acque di balneazione»

Enrica La Nasa enrica.lanasa@epolis.sm ¦

«L'erosione delle coste deve essere fermata: secondo dati statistici continuerà ad avanzare per altri cento anni. A rischio nell'Isola: Capitana, Villasimius, la spiaggia di Giorgino a Cagliari, Le Bombarde di Alghero, Sarroch, Carloforte e, in modo particolare, le zone nordoccidentali ». Beppe Caredda, presidente dell'associazione Ambiente e Vita, ha proposto di costituire una commissione tecnica per studiare i fenomeni dell’erosione nelle spiagge sarde e sperimentare rimedi non invasivi. Lo ha fatto ieri durante la manifestazione “Il Poetto è bello”, che ha coinvolto circa 150 ragazzi delle scuole medie e superiori che hanno ripulito il litorale cagliaritano dai rifiuti, e che è stata organizzata da Ambiente e Vita e da Surfrider- Foundation. «Non si conosce - ha continuato Caredda - l'esatta dimensione del fenomeno, ma secondo una grossa parte degli studiosi della problematica dell'erosione delle coste una delle soluzioni migliori potrebbe essere quella del “ripascimento dolce”. Un intervento graduale, ma costante, in sostanza una sorta di “manutenzione” dei nostri litorali. Un lavoro che potrà avere riflessi positivi sia per la tutela dell'ambiente sia per la salvaguardia del sistema economico collegato al turismo balneare».
E SULLA QUALITÀ delle acque di balneazione sarde arrivano invece buone notizie. «Sono di ottima qualità», ha affermato Antonello Liori, assessore regionale della Sanità sulla base del “Rapporto acque di Balneazione 2009” del ministero della Salute. Su 1.731 chilometri di costa, ne sono stati controllati 850,4 (gli altri 860,6 chilometri non sono monitorati perché coste alte, zone militari, porti e foci fluviali) e soltanto un chilometro (lo 0,1 per cento) risulta temporaneamente interdetto alla balneazione a causa di sversamenti di liquami. Tra le zone interdette, 2 chilometri per la stagione 2010, che riguardano principalmente il nord, c'è anche un'area a sud del pontile Rumianc a Cagliari, ma gli “inconvenienti igienici” dovrebbero essere risolti entro l'inizio di questa stagione. «Ci riteniamo soddisfatti - ha concluso Liori - entro poche avremo i risultati degli ultimi controlli in vista della stagione balneare».