Rassegna Stampa

Il Sardegna

Maxi indennizzo per la rete IsGas vince il Comune: «Conti da rifare»

Fonte: Il Sardegna
22 marzo 2010

Tribunale. La società chiedeva 42 milioni di euro per i lavori eseguiti, i giudici: cifra da stabilire con altri criteri

Nuovo tassello della lunga battaglia legale, accolte le richieste deil egali del Municipio

Il Comune non ha più un debito di 42 milioni nei confronti dell'IsGas, i conti sono da rifare in base a nuovi criteri che tengano conto del contributo pubblico a suo tempo erogato, e la cifra da rivedere, con tutta probabilità al ribasso. Lo hanno stabilito i giudici del tribunale civile, sede nella quale i due contendenti stanno giocando una delle tante partite giudiziarie che li vedono l'uno contro l'altro da qualche lustro. Quello di ieri è un tassello, a favore del Municipio, che si inserisce in un'intricata vicenda fatta di gare, ricorsi, affidamenti “temporanei” lunghi anni e sottili questioni giuridiche.
LA STORIA. L'idea di fare una rete del gas a Cagliari è del '93, con il Comune commissariato. La gara venne vinta nel '95 da due società che poi sarebbero confluite in Isgas: per loro c'era una concessione trentennale. Una concorrente fece ricorso al Tar, riuscendo ad avere ragione solo davanti al Consiglio di Stato. E nel 2001 c'è il nuovo affidamento, che si conclude in un nulla di fatto a causa delle inadempienze degli aggiudicatari. Nel 2002 il servizio torna all'IsGas, che negli ultimi sette anni aveva continua to a lavorare con affidamenti provvisori motivati dalla necessità di non interrompere il servizio. Ed è in quello stesso anno che sorge un grosso inghippo: il Comune vuole fare una nuova gara, e l'IsGas presenta il conto per tutto ciò che aveva fatto fino ad allora. L'avvocato Angelo Luminoso quantificò il dovuto: 26 milioni di euro. Il Comune si affida a un consulente, Giovanni Calvisi, che riconosce i crediti vantati e consiglia una transazione. Così la giunta stabilisce che alla società dovranno essere versati i soldi e aggiunge che, al momento della gara dovrà essere messo nero su bianco che il vincitore dovrà farsi carico del pesante debito. Passano gli anni e la gara, quella per l'affidamento definitivo, non si fa. E le pretese salgono, fino a 42 milioni.
IL VERDETTO. Ieri la decisione del giudice Grazia Bagella, che ha dato ragione agli avvocati Antonello Angioni e Carla Curreli, legali del Comune: l'importo dovuto non può stabilirsi sulla base dei criteri determinati dalle parti (previsti nell'annullato articolo 13 della transazione) ma solo secondo principi legali che rispettino la libera concorrenza e permettano l'indizione della gara. Alla quale nessun interessato altrimenti potrebbe partecipare, visto l'esorbitante debito iniziale del quale si dovrebbe fare carico, difficile da ammortizzare in soli dodici anni di gestione, previsti dal futuro bando ¦ E.F.


L'assessore agli Affari legali
«Nostro il primo round» ¦
¦ «Anche se non si tratta di una sentenza definitiva, è comunque un punto importante a nostro favore che incide sulla procedura di determinazione dei criteri che stabiliscono la cifra dovuta a IsGas»: questo il commento alla sentenza dell'assessore agli Affari legali Giuseppe Farris.

Al Tar
Respinto il ricorso contro l'appalto
Presto un'altra gara ¦
¦ Nell'ultimo ricorso al Tribunale amministrativo regionale, Isgas contestava l'aggiudicazione dell'appalto per la gestione della rete del gas di città. Ricorso respinto giovedì. La sentenza pronunciata dal collegio della Prima sezione del Tar, presieduto da Paolo Numerico, è arrivata un mese e mezzo dopo l'udienza di merito. Gli avvocati difensori di Isgas, Carlo Castelli, Renato Docimo, Luigi Manzi e Angelo Luminoso, contestavano l'affidamento di un appalto provvisorio per nove mesi. L'avvocato Carla Curreli tutelava gli interessi del Comune, mentre per l'altra società interessata, la Cpl Concordia, c'erano in aula gli avvocati Marcello Vignolo e Massimo Massa. Nella sentenza si dà ragione alla decisione della commissione di gara presieduta dal dirigente dell'assessorato alla Pianificazione dei servizi, Luciano Loi. Ora il Comune è pronto a far ripartire l'appalto.