Rassegna Stampa

Il Sardegna

Oltraggio alla Settimana Santa devastati i drappi a Villanova

Fonte: Il Sardegna
22 marzo 2010

Il caso. Sparisce lo stendardo della seconda stazione della Via Crucis. Nel mirino anche l'arazzo del Crocifisso

Il rione si prepara ai riti della Passione. Appello dei confratelli: «Rispettate i simboli sacri»

Ennio Neri ennio.neri@epolis.sm ¦

Un drappo rubato, un altro danneggiato e altri due salvati dall'interventi degli abitanti dai balconi. Villanova è in balia dei vandali che nel fine settimana si accaniscono contro i drappi che annunciano i riti della Settimana Santa. Evento particolarmente sentito dagli abitanti del rione, da oltre 400 anni animato dall'Arciconfraternita della Solitudine e da quella del Santissimo Crocifisso. Ma i tempi cambiano. E oggi i confratelli devono combattere, oltre che con le crisi di vocazioni e di cantori, con la noia di chi si diverte a danneggiare i simboli sacri.
LA SETTIMANA SANTA è alle porte. E le viuzze di Villanova, come quelle di Stampace, si adornano dei drappi e degli arazzi che richiamano i simboli della Passione di Cristo e segnalano le stazioni della Via Crucis. Simbolo di fede per qualcuno, per altri obiettivo indifeso da colpire. L'ultimo attacco è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Ignoti hanno tentato di strappare l'arazzo del Crocifisso affisso alla facciata della chiesa di San Giovanni. Ma tra giovedì e venerdì, dopo un altro blitz, è sparito il drappo che indicava la seconda stazione della Via Crucis in via San Giovanni. E c'è mancato poco che altre due stazioni, sempre in via San Giovanni, venissero stracciate via. Soltanto l'intervento di alcuni abitanti ha messo in fuga i malintenzionati e i drappi son rimasti al loro posto. Sconcerto all'Arciconfraternita della Solitudine. «Meno male che l'intervento dei residenti la ha fatti scappare», spiega Domenico Corso, vicepresidente dell'antico sodalizio religioso di Villanova che ha sede nella chiesa di San Giovanni, «ma purtroppo uno l'hanno portato via. C'è stato anche un tentativo di rimuovere l'arazzo del Cristo, che è stato danneggiato e che abbiamo dovuto aggiustare. Già l'anno scorso», conclude, «abbiamo letto sui muri scritte blasfeme contro la Chiesa e contro le processioni. Non capiamo il perché». «Invitiamo tutti al rispetto dei simboli sacri», aggiunge Sergio Zorcolo, giovane confratello, «e speriamo che i colpevoli si pentano e ci riportino il drappo rimosso».
E INTANTO i confratelli proseguono con i preparativi per la Settimana Santa. Ma sabato c'è stato un fuori programma. I cantori del coro si sono esibiti per i malati dell'ospedale Oncologico. E grazie alla trasmissione nei video dell'impianto a circuito chiuso dell'ospedale, anche i degenti costretti a letto, hanno potuto assistere all'esibizione dei cantori, il cuore dell'Arciconfraternita villanovese. Dal 2008. il gruppo de “is cantoris”, sempre più povero di bambini, si è aperto anche ai piccoli extracomunitari, soprattutto bangladesh e filippini, che ormai da anni popolano il quartiere di Villanova.


Le celebrazioni

Tre confraternite e la congregazione ¦
¦ Ad animare la Settimana Santa oltre all'Arciconfraternita dellla Solitudine, quella del Santissimo Crocifisso, del Gonfalone di Sant'Efisio e la congregazione degli artieri di San Michele.

Si parte coi Misteri a San Michele ¦
¦ Si comincia con la Domenica delle Palme. La prima processione martedì Santo, coi “Misteri” di San Michele. Il giorno dopo processione di Sant'Efisio alle sette chiese.

Venerdì santo la morte di Gesù ¦
¦ Il clouVenerdì santo, con la processione del Cristo Morto in Cattedrale alle 13, 15. Di pomeriggio processione anche del Santissimo Crocifisso da San Giacomo a San Lucifero e del Gonfalone a Stampace.

Su Scravamentu e S'Incontru ¦
¦ Sabato alle 10 Su Scravamentu in Cattedrale. E il giorno dopo, a Pasqua S'Incontru, tra Gesù Risorto e la Madonna. Lunedì dell'Angelo processione di Sant'Efisio in Cattedrale.


I dati

La “Solitudine” ¦
¦ L'Arciconfraternita di" Nostra Signora della Solitudine" è stata istituita come Confraternita, nel 1603 da Papa Clemente VIII.

Il coro ottocentesco ¦
¦ L'origine del coro risale alla fine del XIX secolo. Il primo riferimento storico certo risale allo statuto della Confraternita del 1805.