Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Milia: «Il deposito del Ctm non si vende»

Fonte: La Nuova Sardegna
28 aprile 2008

MAURO LISSIA

CAGLIARI. «Il presidente del Ctm farebbe bene a occuparsi di trasporti, quello è il suo compito. Le operazioni immobiliari le lasci ad altri»: è durissima la reazione di Graziano Milia, il presidente della Provincia, di fronte all’intenzione manifestata dai vertici dell’azienda dei trasporti pubblici locali di dismettere e poi vendere a privati i tre ettari e mezzo di viale Ciusa, dove oggi si trova il deposito dei pullman. La Provincia - che detiene il 25% delle azioni, Cagliari ha il 67,5% e Quartu il 7,5% - si è già opposta all’operazione avviata il 20 maggio con le comunicazioni del presidente Gianni Corona al consiglio di amministrazione, l’ha fatto attraverso il proprio rappresentante nell’organo amministrativo Andrea Busia. Ora però scende in campo il capo dell’esecutivo e lo fa senza le abituali prudenze dialettiche della politica. «Quello che Corona ha compiuto è un atto istituzionalmente grave e irresponsabile - spara Milia - perchè l’iniziativa, che ci trova in assoluto disaccordo, è stata assunta senza sentire il nostro parere. E’ chiaro che a questo punto il presidente del Ctm, che è stato eletto all’unanimità e quindi anche con il voto della Provincia, non gode più della nostra fiducia e dovrà tenerne conto». Milia appare decisissimo a mettersi di traverso, usando tutto il peso della quota di proprietà in mano alla Provincia: «Forse Corona è convinto che a decidere sul Ctm sia soltanto il comune di Cagliari - va avanti il presidente - ma se è così si sbaglia di grosso, perchè la Provincia farà valere sino in fondo i propri diritti. Ogni proposta va discussa e valutata insieme agli enti proprietari, a tutti gli enti proprietari. Qui invece sento di consulenze per trentamila euro assegnate a ingegneri per un progetto che non è stato concordato. Con le attuali prospettive economiche forse sarebbe stato meglio risparmiarli, quei soldi». E’ però la sostanza dell’iniziativa comunicata da Corona a sollevare le forti perplessità del presidente della Provincia: «Non vedo alcun motivo di dismettere l’area di viale Ciusa - spiega Milia - e se il motivo è davvero il disturbo che si arreca a qualche condominio col rumore dei mezzi mi sembra un motivo piuttosto debole. Tra l’altro non ne ho mai sentito parlare, non mi risulta alcuna lamentela e se c’è stata la Provincia non è mai stata informata dal presidente Corona. In ogni caso, se un giorno si dovesse valutare l’opportunità di vendere l’area del deposito Ctm, a tutto potrà essere destinata tranne che alle solite speculazioni immobiliari. La città non ha bisogno di altri palazzi di lusso, ha bisogno urgente di servizi e di aree vivibili per le famiglie. Qui tra l’altro stiamo parlando di un’area vicinissima al parco di Monte Claro, sulla quale sarebbe utile ragionare in tutt’altra direzione che non quella proposta dal presidente Corona». Decisamente più possibilista il sindaco di Quartu, Gigi Ruggeri: «Bisogna capire quali sarebbero i vantaggi e quali gli svantaggi, perchè se il deposito dei pullman dovesse andare a Sestu il servizio perderebbe la sua centralità e allora non sarei d’accordo. Se invece fosse chiaro che il trasferimento non comporta alcun rischio di perdita in termini di funzionalità se ne può parlare, non vedo alcuno scandalo». Ruggeri legge il progetto anche in prospettiva: «Il Ctm è una società per azioni - avverte Ruggeri - e un eventuale profitto, da ridistribuire fra gli enti proprietari, potrebbe essere utile anche in vista della prossima gara per la titolarità del servizio. Poi non è detto che si debba destinare l’area soltanto ad attività immobiliare, potremmo parlare di servizi generali per i cittadini». Insomma, nessuna chiusura: «Si tratta di capire, senza alcun pregiudizio».