Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Floris-Cappellacci, prove di dialogo

Fonte: La Nuova Sardegna
10 marzo 2010


Pagina 1 - Cagliari


Dal lungomare all’Università, un tavolo per i problemi della città



L’INCONTRO Il sindaco: «Recuperare risorse finanziarie» Il governatore: «Stiamo iniziando una nuova fase»

ROBERTO PARACCHINI



CAGLIARI. Ieri mattina incontro a 360 gradi «sulla Cagliari del futuro» tra il sindaco Emilio Flois e il presidente della Regione Ugo Cappellacci. Si è andati dal quartiere di San’Elia (riqualificazione abitativa e nuove attività produttive) al fronte mare, da Tuvixeddu all’università.
«Si è trattato di un incontro istituzionale», ha sottolineato il primo cittadino. Quindi niente chiarimenti su questioni politiche. Le divergenze in seno al Pdl tra il governatore e il sindaco sono rimaste fuori dalla porta degli uffici di viale Trento, dove a mezzogiorno di ieri si è aperto «il tavolo sui problemi di una città che vuole essere una delle capitali nel Mediterraneo». Sullo sfondo la visione del primo cittadino di un capoluogo dell’isola che, «se cresce, fa crescere tutta l’isola», e quella del presidente della Regione considerato meno «cagliricentrico». Ma «l’incontro è stato positivo per le possibilità che sono state aperte», ha precisato Emilio Floris. «Coi suoi colli, il suo centro storico, le zone umide e tutte le altre peculiarità, Cagliari rappresenta un patrimonio che deve essere valorizzato», ha sottolineato il governatore e ha aggiunto l’intenzione di «iniziare una fase nuova che veda la Regione come facilitatrice dei processi che nascono nel territorio e delle idee che giungono dagli enti locali».
Le priorità. Per il presidente le priorità vanno dal «fronte mare, che deve arrivare fino a Sant’Elia, alla spiaggia del Poetto; dalla esaltazione del ruolo di città come centro universitario alla dismissione dei beni demaniali». Per il sindaco, molto dipenderà dalla risorse finanziarie disponibili, ma «il disegno di Cagliari-capitale nel Mediterraneo ha nel mare e nell’università dei perni strategici».
Tuvixeddu. Tra i tanti temi, in primo piano la questione-Tuvixeddu per il recente ordine del giorno unitario del consiglio regionale: per l’acquisizione di altre aree del colle ai fini di un grande parco, da realizzarzi «con un apposito progetto di legge». A riguardo i responsabili del governo dell’isola e del capoluogo della Sardegna hanno convenuto che si parte, in ogni caso, dall’accordo di programma del 2000, pur con possibili modifiche, indispensabili se si vorrà portare a compimento l’allargamento del parco. Quest’ultimo dovrebbe comportare (ma il discorso sarà affrontato su altri tavoli) una modifica dell’intesa di dieci anni fa volta a ridurre la cubatura edificatoria prevista su Tuvixeddu nell’area a lato di via Is Maglias, soprattutto (ma non solo) nel sito detto del Catino.
Sant’Elia. La riqualificazione abitativa del quartiere era stata accennata dal sindaco anche durante il saluto di fine 2009. Il primo cittadino ha sottolineato ieri sia gli interventi sui palazzoni, sia la necessità di trovare risorse per insediare nell’area iniziative produttive. Aspetto, questo, «importante per un reale rilancio del rione», ha spiegato il sindaco. A Sant’Elia si lega anche il problema del fronte mare: da Giorgino sino al rione, di cui si parla da anni ma che necessita di risorse adeguate per decollare.
Università. Cagliari punta a diventare un centro universitario: sia per gli studenti, che per la ricerca. Ma questo significa un rapporto diverso della città e della sua amministrazione con l’ateneo. Da qui l’idea di uno studentato diffuso che non esclude, però, una casa dello studente di 5-600 posti letto.
Risorse economiche. All’incontro di ieri seguiranno altri tavoli e, dopo, un nuovo summit sindaco-governatore (previsto tra due settimane circa). Nei vertici tecnici si dovranno verificare anche le disponibilità finanziarie. Tra queste pure quelle, ha spiegato il sindaco, legate a interventi che si è deciso di spostare più in là nel tempo (e che liberano risorse), tipo la dismissione di alcuni ospedali come il Santissima Trinità.