Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Tuvixeddu, ripartire dall'accordo» Così Cappellacci alla vigilia del vertice col sindaco Flori

Fonte: L'Unione Sarda
9 marzo 2010

Oggi si apre il tavolo di confronto tra Regione e Comune su sviluppo e infrastrutture: ecco tutte le proposte in campo

In agenda anche i progetti su fronte mare, quartiere e stadio di Sant'Elia, Poetto, università, grandi eventi, servitù militari, metropolitana e vaibilità, zone umide e parchi.
Cagliari da anni sogna di diventare capitale del Mediterraneo. Da altrettanto tempo è ferma al palo: lavori che non partono, finanziamenti che non arrivano e collaborazioni che non decollano. Per questo oggi il presidente della Giunta regionale Ugo Cappellacci e il sindaco di Cagliari Emilio Floris apriranno un tavolo di confronto che è destinato a individuare priorità strategiche e criticità per l'avvio di progetti che possano regalare al capoluogo quel salto di qualità da troppo tempo atteso.
L'Unione Sarda, per presentare l'incontro, ha chiesto a Cappellacci e Floris di dire la loro a proposito di dieci grandi questioni in attesa di risoluzione.
TUVIXEDDU Cappellacci: «Il mio approccio alla questione è lo stesso espresso dalla delibera di Giunta del dicembre scorso. C'è un accordo di programma valido e noi dobbiamo tenerne conto. Ci sono criticità che vanno affrontate e risolte. Ma non credo ci si possa affidare a soluzioni estemporanee e che non tengano conto dell'interesse pubblico e di quello privato. L'ordine del giorno del Consiglio? Credo che rafforzi la mia visione e che non vada interpretato in senso letterale».
Floris: «Il nostro obiettivo è quello di dotare la città di un parco di valenza archeologica, per migliorare la qualità della vita dei residenti e aumentare l'offerta culturale e turistica. Nell'accordo di programma, nel quale siamo parte attiva, abbiamo privilegiato la questione della viabilità: l'asse via Cadello-via San Paolo va completato. Per la parte residenziale è inutile parlarsi a distanza: noi e la Regione dobbiamo sederci a un tavolo con l'imprenditore e concordare una soluzione condivisa».
FRONTE MARE Cappellacci: «Non si può pretendere di essere capitale del Mediterraneo e non dotarsi di un lungomare che parta da via Roma e arrivi a Sant'Elia. Il water front deve essere il motore propulsivo per far crescere una città che non va vista scollegata dal resto del sistema-Sardegna. Una Cagliari migliore e più forte aiuta il resto dell'Isola a migliorare. Siamo pronti a fare la nostra parte per favorire i progetti del Comune, di concerto con l'Ente fiera e gli imprenditori interessati a concorrere».
Floris: «Abbiamo tanti progetti, sia definitivi che preliminari, che attendono solo di essere varati. Ma prima di decidere vogliamo confrontarci con la Regione, sia per un aiuto sul fronte delle risorse e sia per una sinergia a proposito della scelta strategica, anche in base ai loro progetti di sviluppo. Servono collegamenti (su tutti quello tra Marina Piccola e Calamosca) e la possibilità di utilizzare il grande parco tra la zona militare e il quartiere di Sant'Elia».
SANT'ELIA E STADIO Cappellacci: «La rinascita di quella parte della città, il decollo della zona franca e la costruzione di un porticciolo turistico nel villaggio dei pescatori è un orizzonte che condividiamo. Personalmente ho sempre ritenuto che quella sia la parte più bella della città. Va resa fruibile a tutti i cittadini. Per quel che riguarda lo stadio posso solo dire che quando siamo stati chiamati in causa abbiamo risposto. Se il Comune ha bisogno di ulteriori aiuti per andare avanti siamo pronti a darli».
Floris: «L'aiuto della Regione in questa specifica area di intervento sarà decisivo: abbiamo un progetto di riqualificazione complessiva del quartiere, per il quale contiamo di recuperare i finanziamenti che l'istituto Area (ex Iacp) ci aveva messo a disposizione. Sullo stadio vale il discorso che ho già fatto più volte in passato: l'amministrazione vuole un nuovo impianto, a prescindere dall'assegnazione dei campionati europei del 2016».
POETTO Cappellacci: «Il nostro assessorato ai Lavori pubblici, dopo aver ricevuto i chiarimenti richiesti al Comune, è pronto a sbloccare i lavori di riqualificazione del lungomare. Questo può essere un primo passo. Per quel che riguarda la questione dei baretti, la Regione ha prorogato le concessioni demaniali, ora sta all'amministrazione dotarsi di un Pul. Più in generale credo che anche la spiaggia urbana di Cagliari debba essere considerata una risorsa per lo sviluppo economico della città».
Floris: «I lavori di riqualificazione del lungomare andranno presto in appalto, ma quello che più ci preme è avviare una rivoluzione virtuosa, che valorizzi veramente questa spiaggia dall'impareggiabile bellezza. Contiamo di trovare al più presto una soluzione definitiva per il problema dei baretti, dalla Regione ci servirebbe un aiuto per quel che riguarda l'ex ospedale Marino: non può rimanere così ancora a lungo».
UNIVERSITÀ Cappellacci: «L'accoglienza ai ragazzi che arrivano qua a studiare, sia dal resto della Sardegna che dall'estero deve migliorare non solo nel senso dell'ospitalità. Dobbiamo integrarli meglio con la comunità, prendendo esempio da realtà come Pisa e Bologna. Penso a una presenza capillare e diffusa. Su questo siamo aperti alle proposte del Comune».
Floris: «Dobbiamo risolvere la questione delle residenze per i ragazzi. Pensiamo di poter recuperare l'iniziale idea di uno studentato in viale La Playa ma non trascuriamo l'ipotesi di realizzare residenze “diffuse” a Castello, Villanova o alla Marina, senza scordare il fatto che anche il San Giovanni di Dio (una volta dismesso) potrebbe diventare una residenza universitaria».
GRANDI EVENTI Cappellacci: «Cagliari può e deve diventare sede di appuntamenti sportivi e culturali di richiamo. Stadio e palazzetto nuovi potrebbero portarci gli Europei di calcio e volley, la vela è ormai una certezza da anni. Ma penso anche alla proposta di far diventare la città una sede per produzioni cinematografiche di alto livello. Abbiamo sedi come quella dell'ex Manifattura tabacchi che potrebbero fare al caso nostro. E poi le bellezze naturali. Se ci fosse un progetto noi saremmo disponibili a fare la nostra parte dal punto di vista finanziario».
Floris: «Da anni siamo impegnati a ospitare grandissimi eventi, basti pensare ai tanti campionati internazionali di vela che abbiamo promosso e patrocinato. Su stadio e palazzetto mi sono più volte espresso. Ci manca forse uno spazio per gli appuntamenti musicali più importanti, quelli che a Cagliari potrebbero essere ospitati tutto l'anno».
SERVITÙ MILITARI Cappellacci: «La Regione è pronta a mettere a disposizione del Comune le strutture che lo Stato ha rimesso a disposizione dei sardi. Non avremo difficoltà a trovare progetti in grado di assicurarne un ottimo utilizzo».
Floris: «Il Consiglio comunale ha non da molto ultimato un'attenta ricognizione dei beni che sono tornati nella disponibilità della Regione per essere poi passati all'amministrazione, come dice l'accordo sulla loro dismissione. Abbiamo chiaro il loro utilizzo futuro, bisogna solo mettersi d'accordo sulla procedura».
METROPOLITANA E VIA ROMA Cappellacci: «Quella delle infrastrutture è una partita decisiva per il futuro non solo del capoluogo ma di tutta la Sardegna. Per quelle che devono passare per il Cipe possiamo assicurare un'opera di coinvolgimento del Governo, per quelle di nostra competenza assicuriamo la massima velocità nell'esame dei progetti e nella spesa dei fondi».
Floris: «Gli interventi sulla mobilità sono centrali per lo sviluppo futuro della città e in un certo senso sono integrati fra loro. Metropolitana, tunnel sotterraneo in via Roma e grande piazza sul mare viaggiano assieme. Abbiamo necessità di certezze e forza politica per ottenere sia i fondi che il via libera definitivo ai progetti».
ZONE UMIDE Cappellacci: «La tutela dell'ambiente, il suo sviluppo in un'ottica di sostenibilità sono due dei principi che guidano la nostra azione. I parchi di Molentargius e Santa Gilla possono contribuire a consolidare l'immagine magica che questa città regala ai suoi visitatori».
Floris: «Abbiamo progetti chiari per lo sviluppo di queste due aree, centrali per la città anche se periferiche dal punto di vista logistico. Dobbiamo anzitutto avere le idee chiare noi e poi cercare il confronto con gli altri comuni coinvolti».
ANTHONY MURONI

09/03/2010