Rassegna Stampa

Il Sardegna

Matteoli dice no alle pale in mare Floris chiede le carte al ministero

Fonte: Il Sardegna
8 marzo 2010

Eolico. Il ministro delle Infrastrutture: «Ribadisco il mio impegno a non concedere autorizzazioni per l'off-shore»

Il sindaco: voglio vedere urgentemente gli atti. Sanjust (Pdl): Cappellacci da “ stanare”

Roberto Murgia roberto.murgia@epolis.sm ¦

Le procedure per il rilascio di un'autorizzazione demaniale marittima sono solo procedure. «Mica possiamo impedire a chicchessia di presentare progetti alla Capitaneria di Porto». Detto ciò, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli, ribadisce il suo «impegno politico a non concedere alcuna autorizzazione per la realizzazione di impianti eolici nel Golfo di Cagliari. Resto contrario all'installazione di parchi off-shore nel mare della Sardegna, l'ho già dichiarato tempo fa ai microfoni di Striscia». Sull'iter che riguarda la richiesta di Trevi Energy per la costruzione di 33 pale tra Sarroch e La Maddalena spiaggia, la Guardia costiera di Cagliari - che fa capo al dicastero di Matteoli - precisa che l'avviso pubblicato il 3 marzo è solo «il doveroso passo iniziale di un articolato procedimento finalizzato all'eventuale rilascio, da parte del ministro Matteoli, di una concessione marittima di 50 anni». «A tal riguardo - prosegue la Capitaneria - in questi giorni è stata inviata la documentazione tecnico- progettuale a tutte le amministrazioni statali, regionali e comunali interessate, le quali potranno fornire il loro articolato parere». Eppure, fanno sapere dal Comune di Cagliari, «presso i nostri uffici non è pervenuto nulla». Il termine per la presentazione di osservazioni alla Capitaneria scade il 30 marzo. Ieri, con una lettera indirizzata al ministro Matteoli e al comandante della Capitaneria di Porto di Cagliari il sindaco Emilio Floris ha richiesto tutti gli atti relativi al parco eolico off-shore che si vorrebbe realizzare nel Golfo. E in particolare: «I progetti presentati, la relazione tecnica ed eventuali pareri espressi da altri enti pubblici». Sempre in Comune, ma in commissione Urbanistica, il consigliere del Pd, Claudio Cugusi, ha sottolineato che «il Comune deve impegnarsi a scongiurare da subito la realizzazione del progetto, anche solo impedendo la costruzione della centrale di trasformazione dell’energia sulla spiaggia di Giorgino, dov'è previsto lo sbarco del cavodotto sottomarino». Non solo i comuni dovrebbero opporsi alla concessione demaniale: per il consigliere regionale del Pd, Chicco Porcu, primo firmatario di un'interpellanza alla Giunta contro l'off-shore nel Golfo, «anche la Regione deve farsene carico e le dichiarazioni di Cappellacci non ci soddisfano». L'opposizione ha chiesto che vengano battute tutte le strade, anche quella del ricorso alla Corte Costituzionale. Strada già indicata mercoledì da Mauro Pili: «La Sardegna è una regione a statuto speciale e, come tale, ha competenza in materia ambientale. Per questo esorto la Giunta a sollevare al più presto un conflitto di attribuzione con lo Stato davanti alla Corte Costituzionale ». L'ex governatore l'ha ribadito ieri a Pula, nella sala del Municipio, in occasione della costituzione del Primo Comitato spontaneo, “No alla muraglia eolica nel Golfo”. A Pula c'era anche Carlo Sanjust, uno dei “ribelli” del partito di maggioranza: «Nei prossimi giorni faremo un'interrogazione sull'off- shore. Vediamo se è possibile “stanare” la Giunta e il suo presidente» ¦