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Il Diritto e il suo rovescio. La giustizia ritrovata

11 marzo 2009, 08:20
Mercoledì 11, giovedì 12 e venerdì 13 marzo ore 21.00 presso il Teatro Club a Cagliari.

Mercoledì 11 marzo 2009 alle ore 21.00 presso il Teatro Club in via Roma 275 a Cagliari (in replica giovedì 12 marzo e venerdì 13 marzo 2009) debutta La giustizia ritrovata, la terza puntata de Il diritto e il suo rovescio, la nuova produzione del Teatro Stabile della Sardegna, protagonisti Maria Grazia Bodio, Lia Careddu, Corrado Giannetti, Paolo Meloni, Isella Orchis, Cesare Saliu, Maria Grazia Sughi, diretti da Guido De Monticelli.

La giustizia ritrovata è la terza tappa del percorso drammaturgico in tre serate progettato per la Compagnia del Teatro di Sardegna da Anna Zapparoli e Guido De Monticelli, che ne cura anche la regia. Un viaggio tra teatro e musica, racconto e riflessione, attraverso i temi della giustizia e del diritto. Una cavalcata nel cuore di una questione antica quanto la civiltà dell’uomo e sempre urgentemente attuale, un cammino attraverso la storia della Sardegna e dei suoi scrittori, delle sue favole e dei suoi miti.

In questa terza puntata fa irruzione la contemporaneità, con un’incursione, ad apertura di serata, negli atti di un processo celebratosi a Trieste nel 1948. L’esemplare sentenza di quel processo, che condannò alcune “guardie del popolo” per aver trascinato nel maggio del 1945 - a liberazione ormai avvenuta - tre ex militi della polizia ferroviaria fascista a un improvvisato “tribunale del popolo”, con l’accusa di aver rubato un maiale, diede a Giuseppe Capograssi, grande giurista e filosofo del diritto, l’occasione per una meditazione a tutto campo sui principi stessi della giustizia e del processo. “Che è giudizio? che è processo? che è giudice? che è responsabilità? che è pena? che è rivoluzione?”, si chiede Capograssi, e con lui Salvatore Satta, l’insigne giurista e scrittore nuorese cresciuto alla sua scuola, commentando la sentenza di condanna all’evento che aveva provocato l’esecuzione sommaria dei tre militi, poi gettati nella foiba, e che nulla aveva a che fare con la lotta al fascismo.

Una serata, dunque, all’insegna della riflessione su temi che stringono d’appresso la nostra coscienza di uomini d’oggi, condotta sul filo delle parole di Salvatore Satta e di Giuseppe Capograssi. Ma dove vengono ripresi e portati a compimento anche i fili teatrali delle puntate precedenti, con l’irruzione, questa volta tutta fantastica, del giudice Azdak, da quel grande apologo sulla giustizia che è il brechtiano Cerchio di gesso del Caucaso.

L’orario d’inizio dello spettacolo è previsto per le ore 21.00

Il costo del biglietto è di 6 euro.

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