L'Arena Sant'Elia funziona: la prova sono gli spettacoli che sinora si sono svolti nello spazio concerti, apprezzato dagli artisti e dagli spettatori. Parlano i numeri e parla l'affluenza, in un periodo in cui la crisi costringe in tutto il Paese le famiglie, le cittadini e i cittadini a tagliare perfino sui beni essenziali. E parlano le cronache, su tutti i mezzi di informazione locali.

Ricordiamo che i concerti in programma all'inizio della stagione erano una ventina, un numero decisamente buono per l'estate cagliaritana: crediamo che mettere a disposizione uno spazio di quel tipo, capace di contenere sino a 11mila spettatori, al prezzo di 1700 euro a spettacolo iva esclusa sia un grosso sostegno da parte dell'amministrazione comunale a tutti gli organizzatori. Tanto più se si considera che l'Arena è inserita in uno degli scorci più belli di Cagliari e in un contesto in continua evoluzione, che vedrà presto completato il lungomare a ridosso dello spazio concerti.

Spiace, certo, l'annullamento di alcune date previste e poi cancellate da parte degli stessi promotori degli appuntamenti. Capiamo le difficoltà degli organizzatori, che non sono certo di poco conto. Ma capiamo, anche e soprattutto, le difficoltà degli spettatori nel trovare i soldi per ogni concerto in un cartellone così nutrito in un contesto economico come quello attuale.