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Intesa tra il Comune di Cagliari e Asl 8 per la donazione degli organi

Autore: Serena Cappai,
23 luglio 2013, 13:26
Firmato il protocollo d'intesa tra l'amministrazione e la Asl 8 per la promozione, l'informazione e la raccolta delle volontà sulla donazione degli organi.

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Da oggi diventare donatori sarà più facile. Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ha ricevuto nel suo ufficio Emilio Simeone, direttore generale dell'Asl 8, per firmare il protocollo d'intesa tra Comune e Asl che faciliterà la manifestazione di volontà a diventare donatore d'organi o tessuti tramite una semplice dichiarazione da fornire presso gli uffici dell'anagrafe cittadina e nelle circoscrizioni.
All'incontro con la stampa hanno partecipato anche il vicesindaco Paola Piras, il presidente della commissione degli affari generali Filippo Petrucci e il responsabile del centro regionale trapianti Carlo Carcassi.

“E' una triste coincidenza che l'accordo venga sottoscritto proprio all'indomani della scomparsa del sindaco di Cardano al Campo, Laura Prati, di cui sono stati donati gli organi”.
Parole piene di cordoglio quelle con cui il primo cittadino che ha aperto l'incontro sulla procedura che permetterà di ridurre i tempi che vanno dall'acquisizione delle volontà all'effettivo trapianto con la speranza di salvare maggiori vite umane.

La prassi per dichiarare il proprio desiderio a diventare un donatore è molto semplice. Presentandosi presso gli uffici dell'anagrafe, anche decentrati, per una qualsiasi attività si verrà informati della possibilità che la propria volontà a donare organi e tessuti sia inserita nel Sistema Informativo Trapianti (SIT).

“E' importante sottolineare – precisa Paola Piras – che tale dichiarazione non sarà irreversibile ma potrà essere revocata in ogni momento presentandosi presso la Asl 8”.

Al Vicesindaco va il merito e il ringraziamento, da parte del sindaco Zedda e del dott. Simeone, per la realizzazione del protocollo d'intesa fortemente voluto dalla stessa.

Il comune di Cagliari distribuirà il materiale informativo fornito dall'Asl e si occuperà di informare il cittadino anche attraverso il proprio sito web istituzionale.
Tutti i dipendenti dell'anagrafe comunale saranno formati dalla Asl e potranno così dare tutte le informazioni al cittadino astenendosi dal fornire giudizi o pareri in merito alla dichiarazione effettuata.

“L'iniziativa che stiamo portando avanti con il comune di Cagliari – esprime con grande soddisfazione Emilio Simeone direttore generale della Asl 8 – ci permette di migliorare l'informazione al cittadino su vari punti riguardanti la donazione”

Il protocollo d'intesa si pone infatti come obiettivo non solo quello di aumentare la diffusione della cultura della donazione ma anche di favorire il superamento delle diffidenze che condizionano la donazione stessa.

Filippo Petrucci, presidente della Commissione Affari Generali, dichiara: “Siamo orgogliosi di avere Cagliari come apripista in Sardegna per questo progetto importantissimo. Questa è la dimostrazione che avendo delle idee è possibile fare politiche a costo zero. Speriamo che molti altri comuni decidano di seguire l'esempio.”

La Sardegna, tra le regioni del Sud Italia, si piazza ai primi posti per donazioni e vanta una percentuale molto bassa di opposizioni alla donazione. Proprio partendo da questi dati si può sperare in un incremento di donatori e si deve lavorare per favorire la scelta informata.

“In tutta la Sardegna presentiamo ben tredici punti di rianimazione – ha precisato Carlo Carcassi, responsabile centro regionale trapianti – posizionati in punti strategici sul territorio per ridurre al minimo i tempi tra l'espianto dell'organo e il suo reimpianto”.

Il successo di un trapianto dipende, in buona parte, dal tempo che intercorre tra l'espianto e l'innesto dell'organo sul trapiantato. Minori sono i tempi e maggiori sono le possibilità che il trapianto vada a buon fine. A tal proposito la Sardegna presenta un sistema di espianto – impianto che, avendo così tanti punti di rianimazione sul territorio, permette di agire con efficienza e velocità.

La registrazione, così semplificata, delle proprie volontà permetterà di accorciare ancor di più i tempi e di alleggerire il carico emotivo di una famiglia che si trova a dover prendere una decisione tanto importante e personale in un momento tutt'altro che semplice. 

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