Il progetto, promosso dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Cagliari si impegna a diffondere il numero di pubblica utilità 1522 promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri che dal 2006 offre un servizio di accoglienza e assistenza telefonica multilingue attivo 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno,
Il numero è accessibile gratuitamente a tutti i cittadini dall’intero territorio nazionale, da rete fissa e mobile. Il personale, multilingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, russo) è esclusivamente femminile e specificatamente formato.

“La violenza sulle donne rappresenta a tutti gli effetti la violazione dei diritti umani e pertanto è indice di una massiccia povertà culturale – ha affermato Elisabetta Dettori, Presidente Commissione Pari Opportunità – per questo motivo la Commissione insieme all'Amministrazione si impegnano per combattere un fenomeno ormai radicato nella società”.
“Voglio sottolineare la lungimiranza di questa azione – ha dichiarato Fabrizio Rodin, Presidente della Commissione Politiche Sociali – che ha lo scopo di abbattere la violenza con l'informazione e le indicazioni per accedere direttamente a servizi già esistenti ma di cui si parla poco”

Il progetto grafico dei manifesti, realizzato da Fiorella Sanna, si distacca volutamente dai più diffusi modi di comunicazione della violenza che diventano spesso violenza comunicativa. L'immagine di locandina è stata fatta con un collage di foto dei visi delle componenti della commissione stessa. Lo sguardo in camera e l'assenza di filtri nella composizione dell'immagine comunica prima di tutto un sentimento di accoglienza, perchè la donna che lo guarda possa sentire la presenza consapevole di una rete che la può aiutare e non la faccia sentire sola.

La violenza ha diversi aspetti: è violenza fisica, psicologica, economica e si diffonde trasversalmente in tutte le classi sociali ed età.
I numeri parlano chiaro: il 96% delle violenze non è denunciato dalle donne che la subiscono. Nel 75% dei casi la violenza è perpetuata tra le mura domestiche ad opera di un familiare o da un conoscente.
Da questi dati è chiaro che l'emergenza di cui si parla è di proporzioni epidemiche, come ha affermato l'Organizzazione Mondiale della Sanità.

“Il vero problema è rappresentato dal fatto che le donne hanno paura di chiedere aiuto ma tendono a colpevolizzarsi – ha asserito nel suo intervento Paola Piras, Vicesindaco e Assessore alla Pari Opportunità – nessuna donna deve sentirsi sola ed accettare la violenza. Questa Amministrazione è contro la violenza nei confronti di tutte le donne e si impegna per arginare il problema senza dimenticare che è una questione riguarda tutta la società, nessuno escluso.”

I manifesti sono stati affissi e diffusi in tutti i centri nevralgici e di frequentazione della città.