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La Pasqua d'Oriente

3 maggio 2013, 10:45
Domenica 5 maggio pasqua ortodossa e dei greco cattolici, festa al Parco di Monte Claro di Cagliari.

Il mondo dell’immigrazione in Sardegna, vede ormai da parecchi anni una nuova realtà, fatta di centinaia di donne da Ucraina, Russia, Bielorussia, Romania, Moldavia e altri paesi dell’Est Europa, per la gran parte impegnate in lavori relativi alla cura della persona e della casa, in particolare l’assistenza agli anziani e alle persone non autosufficienti. Queste lavoratrici svolgono un ruolo importantissimo nel complesso mondo dell’assistenza, vanno a coprire a rendere meno visibile le carenze nel sistema sociale italiano causate dal progressivo invecchiamento della popolazione.

Sono donne che portano con sè valori umani, culturali, sociali, religiosi, per le quali le ricorrenze religiose delle Chiese  Ortodosse e Greco-Cattolica assumono un grande significato, in particolare la Pasqua che, nella tradizione orientale, è la festa per eccellenza, una ricorrenza addirittura più sentita del Natale.

GRANDE FESTA AL PARCO DI MONTE CLARO A PARTIRE DALLE ORE 15:00

Dopo le Liturgie Pasquali che verranno celebrate nella mattinata dalle varie confessioni presenti nel territorio: Chiesa Ortodossa Ucraina, Russa, Bielorussa del Patriarcato di Mosca, Chiesa Ortodossa Rumena del Patriarcato di Bucarest, Chiesa Greco-Ortodossa, e Chiesa Greco-Cattolica, a partire dalle ore 15:00 di domenica 5 maggio, i Festeggiamenti Pasquali a carattere civile si terranno nel Parco di Monte Claro.

Nella Piazzetta del Centro multimediale (sopra il laghetto del Parco di Monte Claro) una festa all’insegna della musica tradizionale,  canti, balli, poesie, saluti e auguri, con mostre di artigianato, di oggettistica  sacra, e tanti costumi nazionali indossati dai partecipanti all’iniziativa.

Sarà l’occasione per un grande pic-nic comunitario autorganizzato in sostituzione  del grande pranzo pasquale con i parenti, che, in questa occasione, purtroppo, sono lontani migliaia di chilometri.  Un modo per festeggiare tutti insieme, e sentire un po’ meno la nostalgia in questo grande giorno di festa.

Alla Festa porteranno i loro saluti il Presidente della Provincia di Cagliari Angela Quaquero, il Direttore della Caritas Diocesana Monsignor Marco Lai, il Parroco della Chiesa Ortodossa, Ucraina, Russa e Bielorussa del Patriarcato di Mosca Padre Mikhayl Povaliev, il Responsabile del Servizio Promozione della Salute Medicina delle Immigrazioni della ASL di Cagliari D.ssa Silvana Tillocca, il Console Onorario della Repubblica Belarus in Cagliari Giuseppe Carboni e i rappresentanti dell’Associazione delle Comunità Ucraina in Sardegna “Barvinok, della Biblioteca Russofona “Rodnoe Slovo”, dell’Associazione Cittadini del Mondo e delle altre associazioni organizzatrici.

La Pasqua dei cristiani di rito orientale cade la domenica che segue la prima luna nuova dall'equinozio di primavera; i cibi pasquali classici, che non possono mancare dalla tavola sono il “kulich”, la “paska” e le uova sode con il guscio colorato. Questi cibi prima di essere mangiati vengono portati in chiesa e benedetti con un rito molto bello e suggestivo e considerati, quindi, sacri.

Le uova soda, colorate, sono uno dei simboli più diffusi e prima di essere mangiate nel grande pranzo pasquale ognuno batte il proprio uovo contro quello del vicino pronunciando la frase di rito, “Cristo è risorto”, a cui l’altro risponderà “è veramente risorto”. In antichità si usava dipingere e colorare tante uova: per i familiari,  per gli amici, per le persone più care e amate, persino per i nemici per fare in modo che si addolcissero un poco!!  In anticipo si sceglievano gli ornamenti che erano dedicati alla singola e specifica persona, perché si riteneva che colorare e ornare le uova fosse come scrivere la vita della persona alla quale era dedicata. Ogni colore usato ha un diverso significato:  il rosso simboleggia la gioia della vita, l'amore; il giallo - la luna e le stelle, il raccolto; il verde - la ricchezza, l'abbondanza della vegetazione, il blu - il cielo, la salute, il proprio “io”; il bianco con il nero rappresenta il rispetto per i parenti defunti

Queste e altre, le tradizioni della Pasqua dell’Oriente che rivivranno nel Parco di Monte Claro, per un momento di festa che vuole coinvolgere tutti:  italiani, immigrati, credenti e non credenti per un grande momento di amicizia, fratellanza, scambio e conoscenza interculturale.

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