Comunicati stampa

La Cittadella dei Musei di Cagliari intitolata a Giovanni Lilliu

Autore: Federica Cuncu,
19 febbraio 2013, 15:03
A un anno dalla scomparsa dell'archeologo scoperta anche una scultura in suo onore realizzata da Pinuccio Sciola.
Intitolazione Lilliu Cittadella dei Musei

“Giuanni Lilliu, professori de antichidadi in s'Universidadi de Casteddu, babbu mannu de sa Sardigna, at torrau a luxi Su Nuraxi po pònniri a frutu su didignu de fundai in ideas e praticas noas de identidadi sa cittadi sarda de cras, bona a crèsciri in su sentidu de sa libbertadi e in su respiru de su mundu”. (“Giovanni Lilliu, archeologo, professore dell'Università di Cagliari, accademico dei Lincei, sotto la terra della collina fertile di messi, intuendo la forma del Nuraghe al popolo sardo e all'umanità intera restituì un patrimonio di cultura fecondo di ricchezza e di incontri tra le genti”).

Questa la targa posta sotto la scultura in Piazza Arsenale realizzata dal Maestro Pinuccio Sciola in onore del primo ad essere insignito nel 2007 dell'onorificenza di “Sardus Pater”, il professor Giovanni Lilliu, in occasione del primo anniversario della sua morte, avvenuta il 19 febbraio dello scorso anno all'età di 97 anni. Docente dell'Università di Cagliari, archeologo di fama internazionale, professore ordinario di Antichità sarde, Sopraintendente alle Antichità della Sardegna, fondatore e direttore della Scuola di specializzazione degli Studi Sardi, Preside per 18 anni della Facoltà di Lettere e Filosofia, Consigliere regionale e comunale di Cagliari e Accademico dei Lincei,  Lilliu è considerato il massimo conoscitore della civiltà nuragica e il suo più grande merito è di aver riportato alla luce la reggia di “Su Nuraxi”, nel suo paese natale, Barumini, dichiarata nel 2000 patrimonio dell'umanità da parte dell'Unesco. 

Questa mattina si è tenuta presso l'Aula Rossa in Piazza Arsenale la cerimonia per intitolare la Cittadella dei Musei di Cagliari al grande archeologo scomparso. L'evento è stato presieduto dal Rettore dell'Università di Cagliari Giovanni Melis, coordinato dal Prorettore Francesco Atzeni e con la presenza del Rettore dell'Università di Sassari Attilio Mastino, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, i professori Enrico Atzeni e Giuseppa Tanda e l'attuale Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Giulio Paulis.

«Oggi celebriamo un protagonista assoluto della Sardegna contemporanea» ha detto il Rettore Melis. «La scoperta del complesso nuragico di Barumini è sicuramente uno delle tappe centrali della nostra identità di sardi. Abbiamo la possibilità di offrire all'Europa e al mondo intero la storia di una civiltà nuragica studiata da lui con tanta passione».

«Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente professor Lilliu e fin da quando ero piccolo ricordo la sua figura di uomo mite e con un'intelligenza da gigante», ha raccontato il sindaco Zedda. «Essendo figlio di un'insegnante di storia dell'arte ricordo che il suo nome in casa veniva pronunciato con grande cura e rispetto perché si parlava di una figura troppo importante che ha fatto tanto per la Sardegna. A lui voglio porgere un ringraziamento sincero per aver salvato una parte importante del nostro territorio e per l'importanza che i suoi studi hanno per permettere alla Sardegna di essere conosciuta in tutto il mondo».

È intervenuto anche il Rettore dell'Università di Sassari, Attilio Mastino che ha sottolineato come “l'Università di Cagliari sia stata in grado di onorare nel migliore dei modi un grande maestro” e aggiunge che “Lilliu è stato un grande professore che ha permesso la crescita, lo sviluppo e la passione per l'archeologia, soprattutto preistorica, negli animi non solo degli studiosi ma anche della gente qualunque, appassionata del territorio e alla ricerca delle proprie radici”. «Un uomo di campagna che ha avuto il privilegio di riaccendere l'incanto dell'archeologia», continua il rettore Mastino. «Un uomo che aveva un legame affettivo con gli spazi del territorio, che voleva trovare una identità per la sua amata terra. Una identità non fossile, ma aperta al nuovo, dinamica. Era un fautore del bilinguismo e sperava che un giorno la lingua sarda potesse essere riconosciuta come idioma nazionale e insegnata nelle scuole». «Incomparabile amico e maestro, capace di trasmettere a chiunque la propria passione» ha detto il professor Enrico Atzeni.

Come sottolineato dal Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia Giulio Paulis, il 19 febbraio è una data significativa. Data della intitolazione della Cittadella dei Musei di Cagliari al professor Lilliu, data della sua morte un anno fa e data in cui due anni fa il Consiglio dell'Università di Filosofia di Cagliari fece una delibera affinchè la lingua sarda fosse riconosciuta come lingua nazionale. «Ci aveva visto bene Lilliu quando parlò di necessità di riscatto culturale della Sardegna legato alla lingua sarda» conclude Paulis.

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