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Fidelio capolavoro di Ludwig van Beethoven al Lirico di Cagliari

27 novembre 2012, 10:32
Singspiel in due atti venerdì 30 novembre alle 20.30, repliche fino al 7 dicembre 2012.

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Venerdì 30 novembre alle 20.30 (turno A), va in scena il quinto appuntamento della Stagione lirica e di balletto 2012 del Teatro Lirico di Cagliari: Fidelio, singspiel in due atti su libretto di Joseph Ferdinand Sonnleithner e Georg Friedrich Treitschke, dalla commedia Léonore, ou L’Amour conjugal di Jean-Nicolas Bouilly e musica di Ludwig van Beethoven (Bonn, 1770 - Vienna, 1827).

L’opera viene presentata, al pubblico cagliaritano, in un nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari che si avvale della regia di Marco Carniti, artista versatile, capace di soluzioni registiche di grande inventiva, che da anni si alterna tra teatro, opera lirica e cinema, delle scene di Sabrina Cuccu e dei costumi di Beniamino Fadda, rispettivamente direttore degli allestimenti scenici e caporeparto sartoria del Teatro Lirico di Cagliari. Il disegno luci è firmato da Fabio Rossi, mentre i video sono di Nick Arjolas e di Frederic Amat.

La direzione musicale è affidata a Christoph Campestrini, direttore austriaco ed apprezzato interprete della tradizione musicale tedesca, alla guida di Orchestra e Coro del Teatro Lirico. Il maestro del coro è Marco Faelli.

Interpreti dell’opera, rappresentata in lingua originale tedesca, sono artisti tutti specialisti nel repertorio beethoveniano: Alessandro Senes (Don Fernando), Domenico Balzani (debuttante Don Pizarro), Scott Mac Allister (Florestan), Claudia Iten (Leonore), Scott Wilde (Rocco), Valentina Farcas (Marzelline), Christian Baumgärtel (Jaquino), Fiorenzo Tornincasa (Primo prigioniero), Francesco Cardinale (Secondo prigioniero).

«La prima rappresentazione di Fidelio avviene a Vienna, Theater an der Wien, il 20 novembre 1805, con la direzione dell’autore, e l’opera viene riproposta, con varie modifiche, nel 1806 e nel 1814. La vicenda (relativa, pare, ad un episodio realmente accaduto durante la Rivoluzione Francese), era già stata trattata da altri compositori e drammaturghi: la moglie di un prigioniero politico (Florestan) si traveste da uomo, assumendo il nome di Fidelio, per poter entrare come inserviente nella prigione in cui è rinchiuso il marito, e portargli un minimo di conforto. Alla fine, l’arrivo del “Ministro” porterà alla liberazione dei prigionieri ed alla condanna del loro aguzzino.
Nonostante l’intento “ufficiale” sia l’esaltazione della fedeltà coniugale e del sentimento amoroso, l’opera è permeata di concetti illuministi, configurandosi come un’esaltazione della dignità dell’uomo, della sua forza morale e, soprattutto, della libertà, valore supremo per Beethoven (non dimentichiamo che anche l’”Inno alla Gioia” di Schiller, che compare nella Nona Sinfonia, diventa tale solo per effetto della censura: in origine era un inno alla libertà, Freiheit, anziché Freude).
Se la tematica è illuminista, la forza espressiva e l’intensità di molte pagine (il coro dei prigionieri “O welche Lust”, l’aria di Florestan “In des Lebens Frühlingstagen”, il terzetto “Euchwerde Lohn in bessern Welten”, ad esempio) hanno una connotazione estetica assolutamente romantica, presentando quella duplicità di lettura (razionalismo classico e travolgente eloquenza stürmisch) che caratterizza anche la produzione strumentale di Beethoven.
L’azione si svolge in una fortezza-prigione di Siviglia nel secolo XVII, ma dall’opera è assente qualunque connotazione specifica (che probabilmente l’autore non voleva): il carattere assoluto dei valori espressi (valori illuministi, e come tali volutamente “atemporali”) consente una realizzazione scenica e registica libera e svincolata da esigenze realistiche.» (da: “Fidelio, guida all’ascolto di Marco Faelli”, Teatro Lirico di Cagliari, 2012)

La comprensione del libretto è, in Fidelio, più che mai importante e, per facilitare ciò, come ormai tradizione al Teatro Lirico di Cagliari, i sopratitoli scorrerranno sull’arco scenico del boccascena.

Fidelio, la cui ultima ed unica rappresentazione (in italiano) a Cagliari risale al marzo 1955 al Teatro Massimo, viene replicato: sabato 1 dicembre alle 19 (turno G), domenica 2 dicembre alle 17 (turno D), mercoledì 5 dicembre alle 20.30 (turno B), giovedì 6 dicembre alle 20.30 (turno F), venerdì 7 dicembre alle 20.30 (turno C).

Prezzi biglietti: platea da € 70,00 a € 45,00 (settore giallo), da € 55,00 a € 35,00 (settore rosso), da € 40,00 a € 25,00 (settore blu); I loggia da € 50,00 a € 30,00 (settore giallo), da € 40,00 a € 25,00 (settore rosso), da € 35,00 a € 20,00 (settore blu); II loggia da € 30,00 a € 20,00 (settore giallo), da € 20,00 a € 15,00 (settore rosso), da € 15,00 a € 10,00 (settore blu).

La Stagione lirica e di balletto 2012 si avvale della collaborazione di: Fondazione Banco di Sardegna, Capitta & Partners.

Per informazioni: Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13 e nell’ora precedente lo spettacolo, telefono +39 0704082230 - +39 0704082249, fax +39 0704082223, biglietteria@teatroliricodicagliari.it  www.teatroliricodicagliari.it

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