Ha ideato materiali per l’architettura naturale basati su eccedenze e scarti di pastorizia, come la lana delle pecore sarde, agricoltura e apicoltura, certificati a emissioni zero. Per questo ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Gli ultimi in ordine di tempo: ‘Innovatrice italiana del 2011’, 'Donna sarda 2012’. E ora per l’imprenditrice sarda, Daniela Ducato, arrivano altri traguardi prestigiosi: come il Premio Nazionale di Ecologia e il Premio Europeo a Edilana.
Il suo merito? Aver fatto squadra facendo emergere il meglio, creando sinergia di produttori, aziende, competenze, ricerche condivise orientate ad una edilizia rispettosa del pianeta. Da questa green philosophy sono nati Edilana ed il polo produttivo per la bioedilizia a km zero più grande in Italia “La Casa Verde CO2.0” che ha visto la prima cellula prender vita in Sardegna per poi diventare filiera ispirandosi a 360 gradi a quella che Daniela Ducato definisce ‘architettura di pace’ un' edilizia pulita e ad alta efficienza energetica quindi indipendente dal petrolio ma anche lontana da ecoaffari, inquinamento, consumo di suolo agricolo, sfruttamento, abusi, conflitti sociali, malavita, impoverimenti, guerre.
Il 3 giugno a Sorrento, giorno che precede la giornata Mondiale dell'Ambiente indetta dall'ONU, in occasione della consegna del Premio Nazionale per l’Ecologia, con Daniela Ducato sarà premiata anche Tawakkul Karman, premio Nobel per la pace 2011, giornalista yemenita e leader della primavera araba. Due donne che nei rispettivi campi di intervento si impegnano per realizzare e diffondere in modo concreto la cultura della nonviolenza, base su cui poggia l’architettura di pace. La conferma di come il connubio tra etica ed eccellenza tecnica produca equità e innovazione arriva da Edilana, isolante termoacustico100% in pura lana di pecora, che da Bruxelles riceverà in occasione delle giornate mondiali dell’ambiente (3 -4-5 giugno 2012) il premio quale miglior prodotto per l’efficienza energetica, nella categoria degli isolanti naturali del mercato europeo, grazie alla conduttività termica: W/mK, 0,032, W/mK 0,033 e per la sua capacità di azzerare la CO2: un m3 di edilana ne elimina 230 Kg .
Edilana, è anche l’unica azienda industriale in Italia del settore laniero a realizzare l’intero ciclo produttivo a km zero: dalla materia prima disponibile in loco a km zero fino al prodotto finito sempre realizzato a km zero a cui segue la distribuzione e l’esportazione fuori dalla Sardegna con il Km scambiato, quindi tutto il ciclo produttivo compreso il trasporto aiuta le riduzioni di CO2.
“Si tratta di riconoscimenti che premiano il lavoro di squadra, dove ognuno cerca di svolgere al meglio il suo ruolo - spiega Daniela Ducato - da sola non avrei fatto nulla, il punto di forza è la coralità del fare. Le eccedenze agricole o della lana di pecora diventano materiali preziosi solo grazie alla 'biodiversità delle intelligenze', che sommate, scambiate e rimesse in circolo si moltiplicano e producono ricchezza. Sono le competenze delle persone e le relazioni a generare innovazioni, dove 1+1 +1 = 111".
Il Polo produttivo per la bioedilizia, la Casa Verde CO2.0
Ha il cuore pulsante in Sardegna, per ragioni di opportunità ambientali. Infatti l’isola sarda è la regione che vanta il primato europeo per la più alta varietà e presenza di materie prime eccedenti naturali rinnovabili (minerali, vegetali, animali, marine) ottime per diventare prodotti per l’edilizia ecologica, seppur fino a pochi anni fa sottovalutate o addirittura smaltite come rifiuti seppur emblema di biodiversità e di paesaggio da custodire.
"L’attività umana col più alto impatto ambientale è l’edilizia. Il 60% dell’inquinamento globale è generato dall’architettura. Ed anche l’architettura definita sostenibile nonostante il nome rassicurante non sempre risponde a valori etici e ambientali - sottolinea Daniela Ducato - realizzare edifici naturali è un invito suggestivo che può però alimentare appetiti di denaro pubblico. Cresce inoltre l’uso di materie prime minerali vegetali o petrolchimiche fortemente energivore o che sfruttano persone o consumano territori causando causa fame, povertà, guerra, ingiustizia sociale. E a essere sfruttate nella filiera della bioedilizia e del solare sono sempre di più le donne, pagate meno rispetto agli uomini, quindi più convenienti nel mercato della green economy”.
Daniela Ducato è impegnata ad invertire questa rotta attraverso innovazioni nell’edilizia dimostrando che è possibile realizzare materiali, economie e progetti eco-socio-sostenibili, eticamente corretti, rispettosi delle persone e dell'ambiente.“Non ci può essere efficienza energetica senza etica”.
L'imprenditrice cagliaritana e guspinese d’adozione, sarà venerdì 1 giugno a Sanluri nella ex chiesetta di San Sebastiano, alle ore 20, alla presenza di sindaci e amministratori locali. L’occasione è la consegna di un Premio che le verrà attribuito in memoria di Giovanni Pusceddu, illuminato Sindaco di Villanovaforru, un uomo e un amministratore che spese la sua vita per creare innovazioni culturali economiche valorizzanti del territorio per divulgarle al mondo.
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