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“Cinesardinia… e a dir di Sardegna” conclusa la seconda edizione

Autore: Francesco Fuggetta,
9 dicembre 2008, 11:44
La rassegna cinematografica è stata organizzata dall’associazione culturale Itzokor con il contributo del Comune di Cagliari.

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“Cosa vi viene in mente se dico Sardegna?”, chiede al pubblico il critico cinematografico Giampaolo Olla. La metà dei presenti risponde “il mare, le spiagge”, l’altra metà “i nuraghe”. Questi sono infatti i fotogrammi che nel corso del Novecento hanno permesso di svelare la Sardegna e di renderla “invitante” al pubblico non isolano. Di questo tema si è discusso nel corso dell’ultimo incontro di “Cinesardinia... e a dir di Sardegna”: la rassegna cinematografica, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari e giunta alla seconda edizione. Organizzata dall’associazione culturale O.N.L.U.S. “Itzokor”, e ospitata nella sua sede di via Lamarmora, la rassegna di film-documentari ha affrontato alcune chiavi di lettura della cultura sarda, con l’intento di svelare un mondo attraverso l’immagine, divenuta ormai un insostituibile strumento di divulgazione e diffusione del sapere collettivo, e con l’obiettivo di stimolare una riflessione sulle tante potenzialità ancora inespresse del patrimonio dell’Isola.

L’associazione “Itzokor” è nata nel 2003 con lo scopo di individuare, accertare, tutelare e valorizzare il patrimonio dei beni archeologici, monumentali, storici, artistici e culturali della Sardegna. Costituita da studenti, laureati e laureandi degli indirizzi archeologico e storico-artistico dell’Università degli Studi di Cagliari, non ha scopo di lucro e persegue i suoi obiettivi grazie all’attività volontaria dei suoi membri.

La rassegna si è svolta in tre incontri, ciascuno dedicato a un tema (l’archeologia, l’etnografia, la promozione turistica) ed è stata arricchita dalla presenza e dal contributo di esperti del settore. Il terzo incontro, intitolato “Welcome to Sardinia”, ha visto l’intervento del critico cinematografico Giampaolo Olla, il quale ha introdotto e commentato la proiezione di sei documentari, realizzati dal 1956 al 1978. Proiettati nei cinema di tutta Italia prima dei film, questi documentari ci permettono di ripercorrere le tappe della promozione turistica in Sardegna.

Un viaggio attraverso un’isola dapprima arcaica, ancorata alle tradizioni del mondo agropastorale, poi sempre più alla rincorsa dell’innovazione, con la costruzione delle prime dighe e delle prime industrie negli anni ’50. Ma ancora non si punta sul turismo balneare: l’obiettivo è conciliare modernità e tradizioni, generando attrazione per una terra considerata “esotica”. Solo con gli anni ’60, e la nascita della Costa Smeralda, i documentari punteranno sul mare e sulle spiagge come attrattiva principale. Una meta ancora d’elite, dove la pesca subacquea non era regolamentata, e dove il campeggio libero durò fino al 1981; poi, arrivò il boom del turismo di massa.

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