Una giornata di dibattito, fortemente voluta dalla Camera di Commercio di Cagliari, per informare il mondo dell'imprenditorialità sarda sulle opportunità che l'istituzione della Zona Franca può offrire ma anche per discutere  sul ruolo che l'Istituto camerale sarà chiamato a svolgere affinché tali opportunità siano accolte e valorizzate  nell'interesse della crescita e dello sviluppo del territorio cagliaritano. Sono questi i punti chiave della 10° Giornata dell'Economia, tenutasi presso la Fiera Internazionale della Sardegna ed esposti dal Professore di Politica Economica dell'Università di Cagliari Gianfranco Sabbatini.

A rompere il ghiaccio è stato il Presidente della Camera di Commercio di Cagliari Giancarlo Deidda, che durante il suo intervento ha esposto e commentato gli allarmanti dati sulla situazione economica della Provincia di Cagliari nel 2011. Sicuramente la diminuzione del PIL, la contrazione dell'occupazione e l'aumento della precarietà non offrono un quadro particolarmente positivo ma come ha sottolineato il Presidente Deidda "fare impresa in Italia è difficile, in Sardegna per l'insularità lo è ancora di più ma la Camera di Commercio non vuole perdere ancora una volta una grande occasione come questa della Zona Franca - e aggiunge rubando uno slogan del mondo femminile- se non ora quando".

In sostanza, sulla base della normativa comunitaria la Zona Franca di Cagliari, situata all'interno del Porto Canale, costituirà un'area separata dal territorio doganale della comunità, in cui le merci extracomunitarie potranno essere considerate come merci non situate all'interno del territorio doganale comunitario. La gestione sarà affidata alla società consortile Cagliari  Free Zone S.p.a, rappresentata dal Presidente dell'Autorità portuale Piergiorgio Massidda.

Nel corso del dibattito, sono stati analizzati due casi in cui le Free Zone hanno favorito notevolmente lo sviluppo economico dei territori ad esse legati. Iolanda Conte ricercatrice della Union Trasporti e  Alaa Ezz rappresentante della Zona Franca di Port Said, infatti, hanno illustrato rispettivamente l'esperienza della Zona Franca di Barcellona e quella di Port Said nella Repubblica Araba d'Egitto, unica dal punto di vista logistico poichè si affaccia sull'ingresso nord del Canale di Suez al centro di una confluenza di reti ed infrastrutture legate al gas naturale.

Infine, Cristiano Erriu Direttore dell'Azienda Speciale Centro Servizi Promozionali per le Imprese ha messo in evidenza i punti di forza e i punti di debolezza del progetto di istituzione della Zona Franca di Cagliari, "riprendere il ragionamento della Zona Franca del 2001 come se il tempo non fosse passato è un'illusione assai pericolosa. Il caso di Barcellona può essere interessante per capire quale direzione prendere, qui è stato applicato un modello integrato particolarmente efficace. Un modello in grado di innescare dinamiche di sviluppo basate sull'innovazione e sul progresso tecnico".