Domenica amara per il Cagliari che proprio quando iniziava ad assaporare un punto importante per dare continuità ai risultati dopo il successo ottenuto la settimana scorsa contro il Cesena, ha subito la rete di Diakitè a due minuti dal fischio finale.

Una doccia gelata per Massimo Ficcadenti che aveva preparato la partita con l'obiettivo di imbrigliare la manovra biancoceleste in attesa di qualche iniziativa pericolosa dei suoi attaccanti. Tutto è filato liscio, o quasi, fino alla fine, anche se il Cagliari non ha certo messo in campo una condotta di gara particolarmente aggressiva. Buono il pressing e attenta la fase difensiva, i rossoblù sono mancati nei rovesciamenti di fronte, con i quali avrebbero potuto e dovuto far male ad una Lazio impacciata e priva di idee.

Probabilmente la colpa della formazione isolana è stata quella di accontentarsi troppo presto di un punto, senza credere alla possibilità di conquistare l'intera posta in palio e alla fine, come spesso accade, è arrivata la beffa.

La giornata storta di Pinilla e Cossu, oltre alla prestazione evanescente di Ibarbo, hanno condizionato il risultato che sarebbe potuto essere diverso. Al Cagliari serviva un gol per spezzare l'inerzia della gara, ma gli attaccanti non sono riusciti a confezionarne uno, forse anche per una maggiore propensione, indicata dal tecnico, alla fase difensiva. A dir la verità una ghiotta occasione i rossoblù erano riusciti a costruirla, quando Cossu ha innescato la fuga di Ibarbo, conclusa da Marchetti con un'uscita a valanga che ha messo al tappeto il colombiano. Il fatto che Ibarbo avesse toccato la palla prima dell'impatto ha indotto, erroneamente, il direttore di gara a non concedere un rigore apparso evidente, che avrebbe potuto cambiare le sorti dell'incontro.

Ma al triplice fischio questi discorsi ormai avevano poco valore perché tecnico e squadra hanno subito preferito voltare pagine a iniziare a pensare alla sfida interna contro l'Atalanta. Una gara da non fallire che potrebbe, in caso di vittoria, permettere al Cagliari di archiviare definitivamente la pratica salvezza.