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Convegno. “La riforma Brunetta: tra rigidità e flessibilità”

21 marzo 2012, 10:31
Venerdì 23 marzo dalle 10 nell’Aula A del Polo economico-giuridico a Cagliari. La partecipazione è gratuita, si raccomanda l'iscrizione.

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“La riforma Brunetta: tra rigidità e flessibilità”, è il titolo del convegno organizzato dalla Facoltà di Economia e dal dipartimento di Scienze economiche e aziendali venerdì 23 marzo dalle 10 nell’Aula A del Polo economico-giuridico in viale Sant'Ignazio 76 a Cagliari. Presenti i massimi esperti nazionali in materia, come Luciano Hinna, componente della CIVIT, la commissione indipendente per la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche. Spazio anche all’applicazione pratica delle nuove norme nelle amministrazioni e negli enti pubblici: intervengono tra gli altri anche David Harris, direttore generale del Comune di Sassari e Antonio Barretta, direttore generale della Presidenza della Regione Toscana.

A distanza di oltre due anni dall’approvazione del decreto legislativo 150/2009, l’opinione pubblica italiana, gli operatori e gli studiosi della pubblica amministrazione s’interrogano sui cambiamenti introdotti dalla riforma, incentrata sulla valorizzazione del merito e sulla trasparenza. La riforma, infatti, è stata presentata come una delle più radicali negli ultimi decenni ed ha generato grandi aspettative. Nei due anni successivi all’entrata in vigore del decreto, l’attenzione è stata ed è tuttora volta all’applicazione operativa dei concetti contenuti nel decreto, con particolare attenzione agli effetti sulla qualità dei servizi pubblici e sulla loro capacità di soddisfare le legittime aspettative degli utenti.

Ci si chiede, in particolare, se la riforma Brunetta sia stata adottata nel rispetto degli aspetti formali e procedurali oppure se abbia determinato comportamenti coerenti con la cultura del risultato dell’azione pubblica. In altre parole, la riforma si proponeva come uno strumento per migliorare le performance delle aziende pubbliche, anche attraverso una rinnovata attenzione alla cultura del risultato, piuttosto che alla forma giuridica; mentre la sua concreta applicazione potrebbe evidenziare il rischio che vi siano eccessive rigidità per garantirne una efficace applicazione.

Il convegno, che si svolgerà con la formula di relazione principale seguita dall’intervento di un "discussant" che riprenderà e discuterà i punti principali trattati dal relatore, si rivolge agli studiosi ed agli operatori della pubblica amministrazione, interessati ad approfondire i risvolti economici, organizzativi, sociologici, psicologici e giuridici della riforma.

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