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Inaugurata la prima parte della passeggiata al porto

Autore: Alessandro Solinas,
13 giugno 2011, 08:14
Il Presidente dell’Autorità portuale Fadda: “riconsegniamo il mare alla città”. Il Sindaco Zedda chiede “dialogo tra le Istituzioni per lo sviluppo del territorio”.

Era un’opera che i cagliaritani attendevano da molto tempo. Dopo 4 mesi di lavoro, la prima parte della passeggiata al Porto è  diventata realtà. il percorso, lungo 300 metri, è stato inaugurato dal Presidente dell’Autorità portuale Paolo Fadda alla presenza delle massime autorità civili e militari del capoluogo. Costo dell’operazione: 700 mila Euro. “Stiamo aprendo alla città un pezzo del fronte mare, quello forse più significativo, tra il Molo Sanità e il Molo Dogana”, ha commentato soddisfatto Fadda. La realizzazione parziale della passeggiata, Paolo Fadda e Massimo Zedda durante la conferenza stampaprecisa il Presidente dell’Autorità portuale, è solo una delle diverse opere appaltate, per un totale di 17 milioni di Euro, grazie all’approvazione (settembre 2010) del Piano regolatore portuale. “Il nuovo Piano ha cambiato destinazione d’uso dell’area, dandola al diporto e alla nautica. Il Piano precedente, in vigore dal 1933, riservava invece la zona ad attività commerciali.” 

Presente alla cerimonia anche Massimo Zedda, neo Sindaco di Cagliari, impegnato in questi giorni “ in incontri con istituzioni, enti e realtà organizzate per ragionare insieme sul governo futuro della città. Temi come lo sviluppo del Porto, dell’aeroporto, dei sistemi di collegamento, delle autostrade del mare –aggiunge Zedda- richiedono  interlocutori disponibili”; una linea di dialogo che il primo cittadino intende seguire anche nei prossimi anni “per migliorare il territorio e le condizioni di chi vive o vi accede per diversi motivi”. L’appello del Sindaco è accolto da Paolo Fadda: “le cose importanti si fanno insieme. D’altronde -ricorda Fadda- il nostro progetto di restituire il mare ai cittadini è partito quando anni fa la Giunta comunale, guidata allora da Delogu, decise di abbattere la recinzione installata subito dopo la guerra per proteggere le merci in assenza del magazzino, distrutto dai bombardamenti” 

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