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Sant'Elia rinasce dal suo passato

Autore: Paola Perria,
21 ottobre 2008, 15:18
Presentati i risultati degli scavi archeologici dell’area di Capo Sant’Elia .

Da Sant’Elia, precisamente dal promontorio che si sporge verso il mare, e che il sindaco Emilio Floris ha definito “La zona più bella della città”, è partito un progetto ad ampio respiro, volto al recupero di questa vasta area archeologica ignorata fin’ora, e di cui sono stati presentati i primi risultati in una conferenza stampa tenutasi questa mattina nei locali del Lazzaretto.

I lavori di scavo, commissionati dal Comune all’Università di Cagliari ( Facoltà di Beni culturali e Archeologia ) e relativi al periodo Aprile-Ottobre 2008, hanno evidenziato la presenza di reperti risalenti all’epoca Punica e Romana. In particolare, come ha spiegato l’archeologo Alfonso Stiglitz, la scoperta di maggior interesse è stato il rinvenimento di una pietra sulla quale è visibile una iscrizione che sembrerebbe una dedica al dio punico Astarte, una divinità che si continuò a venerare anche successivamente, in epoca romana.

Ma il progetto è solo all’inizio, come ha sottolineato Paolo Carta, Assessore alle attività Produttive con delega ai Cantieri, che ha seguito e monitorato tutte le attività di scavo. “Noi, come servizio pubblico, proseguiremo e supporteremo anche nel futuro il progredire dei lavori “. L’area del capo Sant’Elia infatti, è molto vasta e impervia, e si prevedono tempi lunghi affinché si riesca ad esplorarla tutta e portare alla luce i tesori che nasconde.

“L’ambizione - ha aggiunto l’Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari Giorgio Pellegrini - è quella di creare un sistema organico che faccia perno sul Lazzaretto e che valorizzi tutto il territorio, dalle torri di avvistamento pisane, ai percorsi archeologici alle bellezze naturalistiche”.

Rilanciare il quartiere di Sant’Elia proprio partendo dalla sua importanza come sito archeologico e naturalistico è l’impegno di tutte le Istituzioni che hanno sostenuto e sostengono il progetto. “La città di Cagliari è particolarmente ricca – ha spiegato l’Assessore Regionale alla Cultura Maria Antonietta Mongiu – ma è anche in bilico. Ha una grossa responsabilità nell’ambito mediterraneo, quello riconoscere e tutelare il suo straordinario patrimonio storico-artistico. E Sant’Elia deve diventare il punto di rinascita”.

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