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Finalmente i tre punti

Autore: Giuseppe Amisani,
20 ottobre 2008, 13:53
Dopo il buon pareggio contro il Milan prosegue la striscia positiva del Cagliari.

In tanti avevano individuato nel pari ottenuto contro i rossoneri la gara della svolta, soprattutto a livello psicologico e probabilmente così è stato, visto che il Cagliari è riuscito a fare ancora meglio andando ad espugnare il terreno di gioco del Torino. Al temine della partita meno bella giocata dai cagliaritani fino a questo momento, sono arrivati tre punti fondamentali per classifica e morale di una squadra che acquista, giorno dopo giorno, fiducia nei propri mezzi.

Un successo targato Robert Acquafresca che è riuscito a rompere un digiuno sottoporta giunto alla soglia dei 700 minuti e a regalare una vittoria particolarmente gradita soprattutto a mister Allegri, alla sua prima volta da vincitore in serie A.

Inizia così nel migliore dei modi un ciclo fondamentale per i rossoblu che, dopo la partenza ad handicap fatta di cinque sconfitte consecutive, sono riusciti ad invertire la tendenza e lasciare l’ultimo posto in classifica dopo ben sei giornate. Ora ci saranno altri quattro appuntamenti importanti, con altrettanti scontri salvezza, dai quali il Cagliari potrebbe uscire con ulteriore fiducia, ma in particolare con una situazione di classifica ancora più rosea. Prima di ospitare la Fiorentina al Sant’Elia, infatti, i rossoblu se la dovranno vedere contro Chievo, Genoa, Bologna e Catania per cercare di allontanarsi il più possibile dalle acque agitate della bassa classifica. Scontri delicati, dai quali, però, il Cagliari può ottenere il massimo, a patto che continui a giocare con la stessa grinta, determinazione e umiltà, in attesa che tutti gli attaccanti, dopo le sole due reti di Larrivey e Acquafresca, possano dire la loro per dare una mano alla squadra.

Merita una menzione particolare, accanto al marcatore dell’incontro, l’estremo difensore Marchetti che, dopo settimane di scetticismo e critiche, si è tolto parecchi sassolini dalle scarpe, nei confronti della sua ex squadra che lo ha scaricato in maniera forse troppo frettolosa, ma anche verso chi, nell’ambiente cagliaritano, non lo ha accolto come avrebbe meritato.

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