Eventi

Questa mattina ho sentito un trillo disperato

30 marzo 2011, 11:41
Scuola di Scrittura a 30 anni dalla legge 180.

Continuano gli appuntamenti della scuola di scrittura Questa mattina ho sentito un trillo disperato, nata a 30 anni dalla legge 180. Una realtà che in tre anni di attività si è rafforzata ed espansa sul territorio, facendo parlare (bene) di sé anche fuori dall’isola, grazie al passaparola tra gli scrittori, sardi e non, che vi hanno insegnato.

La scuola testimonia un’esperienza straordinariamente positiva di uso della scrittura come strumento di sostegno a coloro che soffrono a causa di problemi psichici, e per la sua capacità di unire realtà diverse in un continuum di emozioni e coinvolgimento. Questa mattina ho sentito un trillo disperato nasce infatti come “realtà ponte” rivolta a un gruppo di allievi in parte sofferenti a causa di un disagio psichico, ma aperta anche ai cosìdetti “normali”, appassionati e curiosi della scrittura. Così la scuola è diventata in questi anni un luogo di incontro e di scambio di scritti, tra gli allievi e con i docenti che, tenendo uno o più incontri, hanno scoperto un contesto di grande vivacità e voglia di sperimentare, di scoprire insieme, di lasciarsi andare al piacere di condividere le esperienze di scrittura e di vita, nel passaggio continuo tra dentro e fuori che la scrittura sa regalare.

Dopo l’incontro della settimana scorsa con il premio Campiello Mariolina Venezia, i prossimi appuntamenti vedranno scrittori come la giovane Gaia Rayneri, pubblicata da Einaudi; Matteo B. Bianchi, versatile scrittore di cui è appena uscito per Marsilio Apocalisse a domicilio, sceneggiatore di testi televisivi come Victor Victoria (La7) e Very Vittoria (MTV); Cristiano Cavina, di cui è appena uscito per Marcos y Marcos Scavare una buca; Pino Roveredo, che anche a causa della sua esperienza biografica da anni si occupa di realtà marginali, di cui nel 2010 è uscito per Bompiani La melodia del corvo; lo scrittore, drammaturgo e sceneggiatore Stefano Tassinari; Valeria Parrella, indicata dal critico letterario Asor Rosa come artefice della rinascita della letteratura italiana insieme a Michela Murgia, Andrea Bajani, Giorgio Vasta, anche essi ospiti della scuola. Ultimo incontro dell’anno, prima della pausa estiva, sarà con Franco Stelzer, autore triestino pubblicato da Einaudi e anche dall’editrice sarda Il Maestrale. Si riapre il 14 ottobre con Giorgio Vasta.

Inaugurata nel 2008 con una lezione tenuta da Marcello Fois, in questi anni sono stati molti coloro che hanno sposato il progetto di questa particolare scuola di scrittura e si sono offerti di tenere uno o più lezioni presso la Scuola, tra cui Francesco Abate, Milena Agus, Giulio Angioni, Giomaria Bellu, Alberto Capitta, Alessandro De Roma, Nicola Lecca, Salvatore Mannuzzu, Maria Paola Masala, Marco Missiroli, Alessandro Perissinotto, Giorgio Pisano, Mariangela Sedda, Giorgio Todde. E più recentemente Alessandro D’Avenia, Diego De Silva, Davide Longo, Maurizio Matrone, Michele Mari, Stefano Salis, Felice Cimatti, Gianluca Favetto. Insomma scrittori e giornalisti da tutta Italia, che portano esperienza di insegnamento presso scuole del calibro della Scuola Holden di Torino, che hanno vinto premi letterari importanti con il Campiello, il Grinzane-Cavour, il Mondello, che sono stati ampiamente riconosciuti dalla critica e dal pubblico dei lettori, scalando le classifiche delle vendite con le loro nuove uscite.
La progettazione e l’organizzazione della scuola di scrittura Questa mattina ho sentito un trillo disperato è a cura di Emilia Fulli e Mattea Lissia per i Presìdi del Libro della Sardegna, e realizzata in collaborazione con il Dipartimento di salute Mentale ASL8 di Cagliari.
La frequenza è gratuita per tutti. Informazioni e dettagli su www.presididellasardegna.org  e nel blog http://questamattina.wordpress.com

Non è stato ancora inserito nessun commento. Vuoi essere il primo?

Inserisci un commento

Devi effettuare il Log-in o Registrarti per poter commentare