E' durata poco la gioia per la vittoria ottenuta domenica scorsa a Brescia per il Cagliari che, giovedì sera, ha dovuto masticare amaro per la sconfitta, al Sant'Elia contro il Bologna per tre reti a zero. Un ko, il primo con Roberto Donadoni in panchina, che ha impedito ai cagliaritani di andare avanti in coppa Italia e approdare agli ottavi di finale dove avrebbe incontrato il Napoli per vendicare la sconfitta interna di qualche settimana fa.

A festeggiare il passaggio del turno, invece, è stato un Bologna che, nonostante la profonda crisi societaria, è riuscito a rendersi protagonista di una prestazione positiva e, senza mai rischiare più del dovuto, ha portato a casa un successo forse fin troppo pesante per i padroni di casa.
Il tre a zero finale, infatti, punisce eccessivamente il Cagliari che non è riuscito praticamente mai ad imporre il proprio gioco. Probabilmente la gara non è arrivata nel momento giusto per i rossoblù che, con la rosa ridotta all'osso, si sono trovati con gli uomini contati a tre giorni dalla delicatissima sfida di campionato contro il Lecce. Per questo motivo, mister Donadoni, ha preferito tenere a riposo quasi tutti i suoi titolari, per far giocare le seconde linee.

L'intento, oltre che far rifiatare chi aveva giocato con maggiore continuità, era quello di vedere all'opera qualche giovane e capire in che modo sarebbe stato utile per il proseguo della stagione. Alla fine, però, la decisione è stata controproducente perché lo stravolgimento della formazione più collaudata ha, di fatto, portato solo a tanta confusione e a dei meccanismi che si sono spesso inceppati.

Nonostante l'impegno di uno dei pochi rossoblù positivi, Nenè, la partita si è incanalata verso un desolante trend negativo per il pessimo approccio alla gara dei padroni di casa. Al Bologna non è restato che aspettare il momento giusto per piazzare la rete dell'uno a zero (meritata ma favorita ad un rigore troppo generoso concesso dal direttore di gara) e poi dilagare nel finale.
Ora Donadoni dovrà riorganizzare alla svelta la sua squadra perché domenica sarà di nuovo campionato e il Lecce rappresenterà un ostacolo ancora più duro da superare, contro il quale ci vorrà il miglior Cagliari, attento, concentrato e, soprattutto, determinato ad ottenere la vttoria.