Eventi

L'Arte per esportare emozioni

Autore: Marta Nonnis,
25 novembre 2010, 14:04
Pinuccio Sciola e i ragazzi vincitori del II bando Workshow-Laboratori creativi in rete si raccontano.

Dieci giorni di full-immersion a contatto con l’arte della pietra e la natura, in uno scambio-confronto tra sette ragazzi e il loro Maestro, l’artista Pinuccio Sciola. Questo il percorso vissuto dai vincitori della borsa di studio (600€ comprese le spese di vitto e alloggio) del bando di concorso del progetto “Workshow - Laboratori creativi in rete”, illustrato durante la conferenza stampa di presentazione dei lavori finali, tenutasi giovedì 25 novembre direttamente nella location del laboratorio: la Scuola Internazionale di Scultura di Pinuccio Sciola, nel paese museo di San Sperate.

Il workshow, cofinanziato dall’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Cagliari, rientra in “Italia Creativa”, progetto di promozione dei giovani talenti italiani tra 18 e 35 anni voluto e curato dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e il GAI (associazione per il circuito dei Giovani Artisti Italiani).

“E’ di fondamentale importanza dare spazio e voce al talento dei nostri ragazzi – ha affermato Giorgio Adamo, assessore comunale alle Politiche Giovanili – perché la creatività italiana è unica al mondo e nessuno potrà mai portarcela via”.
“E il Comune di Cagliari - ha aggiunto Gerolamo Solina, dirigente del Servizio Politiche Giovanili - è sempre in prima linea nel rilanciare le eccellenze, anche in campo artistico. Queste, infatti, danno un grande apporto alla visibilità della città nel mondo”.

“La nostra scuola è basata sulla natura perché viviamo in un’isola che è una grande scultura al centro del Mediterraneo” ha spiegato Pinuccio Sciola. “I ragazzi – ha proseguito lo scultore - devono mantenere la loro personalità, lontani dagli schemi rigidi delle Accademie. E le emozioni che hanno provato qui, e anche conoscendo la Sardegna e la ricchezza della sua arte, contageranno i loro compagni di corso al rientro nelle rispettive città, soprattutto estere. Tutti ritornano perché affascinati dalla cultura di questa terra.”

Un contagio di emozioni e del senso di libertà che è capace di trasmettere il Maestro, anche con la sua incredibile umiltà, lo si è letto dalle parole e dagli occhi dei partecipanti al workshow. “Per me è stato un sogno che si è realizzato da quando a 9 anni sono rimasta colpita dalla visione del Cristo in legno del Maestro” ha confermato commossa Maria Iole Serreli (origini oristanesi, unica autodidatta). “Pinuccio è un uomo di pietra come le sue sculture – hanno detto di lui Marco Caione (Matera) e Serena Piccinini (Bologna) – silenzioso, di poche parole ma concreto. La Sardegna, in particolare l’Ogliastra di Maria Lai e Cagliari (dove i ragazzi rientravano per dormire) ci sono piaciute moltissimo”.

Il 3 e 4 dicembre l’incontro a Lucca con tutti i partecipanti di Italia Creativa, dove i risultati ottenuti in questi giorni di lavoro verranno esposti e diffusi attraverso un video promo.

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