Verrà inaugurata Venerdì 26 novembre alle ore 17.30, nella Sala delle volte del Centro Comunale d’arte e cultura Exmà, la mostra Angelino Balistreri. In chiave di bianco.
La retrospettiva, curata da Flaminia Fanari e Paolo Sirena, è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari con la collaborazione del Consorzio Camù.
Questa antologica del Maestro Angelino Balistreri rende merito ad un artista sardo che, nonostante una fama nazionale e internazionale è quasi sconosciuto ai sardi.
Sono esposti, per la prima volta in Sardegna, 50 lavori pittorici e 10 sculture in bronzo, legno e ceramica, che testimoniano il succedersi e l’accavallarsi delle diverse fasi ispirative dell’artista.
I labirinti, del periodo giovanile, firmati dal 1946 fino alla seconda metà degli anni ’50, sono opere astratte di straordinaria potenza espressiva e rivelano con tutta la loro forza, del colore e del gesto, la drammaticità del periodo. Negli anni della maturità l’artista ritorna al figurativo, crea le Vestali e offre ritratti di donne profilate nella purezza del bianco.
Il bianco è appunto il protagonista, la chiave interpretativa e il filo conduttore delle opere esposte, approdo enigmatico di una ricerca interiore.
Angelino Balistreri, nato a Quartu S. Elena nel 1922 e marchigiano d’elezione, inizia precocemente il suo percorso artistico a 7 anni, collaborando in Sardegna con il pittore-decoratore Baciccia Scano. Nel 1946 approda all’astrattismo e all’informale, raggiungendo la piena maturità artistica negli anni Settanta con il ciclo delle Vestali, tanto apprezzate dallo storico dell’arte Giulio Carlo Argan. Attualmente lavora a ready made d’impostazione naturalistica e sacrale ed impronta l’opera pittorica all’intonazione lirica del vissuto.
I possessori della Karalis Card, avranno accesso gratuito alla mostra.
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