Eventi

L’arte di Giuseppe Muglia

16 novembre 2010, 17:29
Dal 19 novembre al 9 gennaio 2011 al Castello San Michele (inaugurazione 19 novembre ore 17)

L’esposizione promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari con la collaborazione del Consorzio Camù, sarà visitabile sino al 9 gennaio 2011.

In mostra quasi 80 opere dipinte ad olio, realizzate dal 1973 al 2009, che rappresentano un excursus antologico di tutte le sue esperienze figurative, da quelle giovanili a quelle della maturità. Il suo stile, che risente della lezione del suo maestro Libero Meledina, è però personale e caratterizzato da colori forti che applica con pennellate decise. In gioventù, durante un suo breve soggiorno a Milano, Giuseppe Muglia ebbe modo di conoscere Renato Guttuso, che dimostrò vivo apprezzamento per le opere del giovane pittore. Anche se del tutto casuale, esiste effettivamente una qualche analogia tra le grandi opere del maestro siciliano e quelle del molto meno noto maestro sardo.
Nelle opere del pittore sassarese è raffigurato l’universo sardo con il mare, la gente e il paesaggio di campagna; ritornano i ricordi della sua infanzia con figure e soggetti a lui cari legati alla tradizione e alla religiosità.

Giuseppe Muglia Nasce a Sassari nel 1940. Durante la guerra vive in una vecchia casa di campagna con la famiglia e già da bambino manifesta la sua propensione per il disegno, che realizza usando pezzi di carbone. Al termine della guerra la famiglia Muglia si trasferisce nuovamente in città. E’ sul muro di casa di città, che Giuseppe realizza il suo primo quadro all’età di sette anni, dipingendovi i parenti, gli animali e le piante della vecchia casa in campagna. La sua passione artistica inizialmente incontra l’ostilità del padre, ma il giovane Muglia non si scoraggia e continua a disegnare con carboncini e gessi, un po’ ovunque, sui muri, sulle strade, suscitando l’ammirazione di chi ha l’opportunità di osservarlo. Quindicenne, il padre lo iscrive all’Istituto Tecnico per Geometri, ma la sua repulsione per le squadre e le righe lo spingono a cambiare scuola e ad iscriversi all’Istituto di Belle Arti di Sassari, dove si diploma con ottimi voti. Per tre anni frequenta lo studio del pittore Libero Meledina, suo ex insegnante, dove ha la possibilità di confrontarsi con altri ragazzi che dividono la sua stessa passione.
Divenuto Maestro d’Arte e conseguita l’abilitazione all’insegnamento di Disegno, Storia dell’Arte ed Educazione Artistica alle scuole Medie Inferiori e Superiori, insegna in molti Istituti: molti dei suoi studenti, a testimonianza non solo del loro talento ma anche della bravura del Maestro, partecipando a concorsi regionali di pittura e scultura si affermano vincendo importanti premi e borse di studio. Alla passione per l’arte, negli anni giovanili, Muglia unisce quella per le attività sportive, in particolare per l’atletica leggera e il pugilato nei quali primeggia e per il ciclismo che lo vede campione in numerose competizioni regionali e nazionali. Insignito di una targa d’argento come migliore insegnante della Regione Sardegna, Muglia non può ritirare il premio perché quel momento della sua vita viene dolorosamente segnato dall’emiparesi che colpisce la giovane moglie Caterina, evento che sconvolge la vita dell’artista e dei quattro figli del pittore, all’epoca molto piccoli. In quei difficili momenti e negli anni che seguono densi di difficoltà e impegno il suo amore per la pittura si fa ancora più intenso e profondo. La pittura diventa ora strumento per superare le difficoltà, per dare libero sfogo all’intensità dei sentimenti, per cogliere della complessità della vita il momento più vero e più essenziale. Recentemente un terribile male, il morbo di Parkinson, ha rallentato la sua produzione artistica.

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Per informazioni è possibile contattare il Castello San Michele al numero 070 500656