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Italia Dolce Chimera

10 novembre 2010, 08:27
Risorgimento – Resistenza – Comunismo, letture e musica, conferenze e film, 11 novembre – 9 dicembre 2010 Arco Studio Cagliari.

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ITALIA DOLCE CHIMERA
Risorgimento – Resistenza – Comunismo
11 novembre – 9 dicembre 2010, Arco Studio Cagliari 

L'attore ha il privilegio e la responsabilità della parola.
Italia dolce chimera si colloca nella tradizionale linea d'intervento e di giormalismo scenico de Il crogiuolo
.

Questo l'incipit della nota artistica scritta da Mario Faticoni per presentare gli appuntamenti previsti dall'11 novembre al 9 dicembre 2010, nello spazio dell'Arco Studio di via portoscalas 17 a Cagliari, finalmente e pienamente consegnato alla sua vocazione di centro culturale.

<< Nella contingenza, Italia dolce chimera, nasce come contributo di una compagnia di attori al dibattito attuale sulla crisi italiana, nello spirito di un teatro politico inteso non come espediente didattico o puro strumento ideologico, ma come “proposta che l'arte fa alla politica”, con gli strumenti della problematicità, del dubbio, dello spirito critico.

Il tema è l'incompiutezza dell'istituzione Italia.

Si parla di rivoluzioni incompiute: Risorgimento, Resistenza, Comunismo. >>

Dodici appuntamenti tra cinema e letture, per parlare dei cari temi non nei soliti termini saggistici, ma con gli strumenti del teatro che sono emotivi: passioni e sentimenti tratti da film e romanzi

Si apre l' 11 novembre, ore 19, con “1860”, un film di Alessandro Blasetti, primo appuntamento con il Risorgimento.

Il tentativo è quello di coordinare tra loro quelle esperienze fondanti, offrire soprattutto alla sensibilità giovanile quella direttrice storico-critica negata dalla scuola e dalla schizofrenia massmediatica.

C'è un grande affollamento di medici in questi anni al capezzale della seconda repubblica. Il progetto vuol fare girare l'attenzione all'indietro, verso le radici lontane della mutazione, umile appello ad una nuova intelligenza dei fatti, più spessa e complessa, emotiva.

Alla pellicola poco vista di Blasetti, si affiancano film familiari come “ Il gattopardo”, previsto per il 14 novembre, ore 19 e “ C'eravamo tanto amati” (in programma il 25 novembre, sempre ore 19). Ci sono ” I fratelli Cervi” di Puccini, il 19 novembre, ore 19 e “ La terrazza” di Scola, il 2 dicembre, ore 19.

Ma sta soprattutto nella narrativa la novità: saranno lette pagine da romanzi di grande valore, esempi rari di non apologetica aderenza al tema, come nel caso del Risorgimento, e di coraggio , come nel caso del comunismo (non manca invece una vasta narrattiva sulla Resistenza).

“ Noi credevamo” di Anna Banti (da cui il regista cinematografico Mario Martone ha tratto il film omonimo, presentato al recente Festival di Venezia e programmato in questi giorni nelle sale italiane, a Cagliari sarà all'Odissea o al Greenwich), è il racconto del viaggio nell'Italia delle galere borboniche da parte di un nobile repubblicano garibaldino, documento avvincente ancorché tragico, il cui la secchezza del dato documentale è riscattata da “un'idea del destino umano in cui l'azione nobile e generosa, nella storia, è destinata a mutarsi in male”.

A curarne la riduzione e a darne lettura il 12 novembre, ore 21, sarà lo stesso Mario Faticoni, che si è avvalso per le scelte musicali della collaborazione di Roberto Deiana.

Un classico della Resistenza è “ I miei sette figli”, di Alcide Cervi, da cui la compagnia Blanca Teatro a tratto uno spettacolo, qui presentato in forma ridotta con il titolo “Conosci i fratelli Cervi” il 19 novembre ore 21. Interpreti Antonio Bertusi e Matteo Procuranti, regia Virginia Martini.

L'altro contributo narrativo sul tema, il 18 novembre ore 21, lo offre sempre Faticoni con quel “Blood boom break” risultato di una cucitura di brani di Gadda, Meneghello, Carlo Levi, Fortini, Bianciardi, Arbasino. Ad accompagnarlo la fisarmonica di Antonello Carta.

Di comunismo, in particolare del fenomeno partito comunista italiano, parlano gli altri due romanzi. In “ Mistero napoletano”, di Ermanno Rea, una militante si suicida alla fine di una vicenda di soprusi tutta interna al partito. La lettura è il risultato della collaborazione tra Il crogiuolo e BlancaTeatro, ne saranno interpreti Rita Atzeri, Antonio Bertusi e Matteo Procuranti, guidati da Virginia Martini.

Ne “ Il comunista”, in programma il 27 novembre, ore 21, l'autore Guido Morselli racconta nel '64-'65, quindi con impressionante anticipo, un caso di dissenso ideologico. Ma l'interesse dell'opera travalica l'argomento. Morselli ricompone “ uno strato di realtà, un agglomerato di psicologie, di modi di vita, di affinità e conflitti” che ha un orizzonte molto più vasto di quello prospiciente via delle Botteghe Oscure, andando a investire il consumarsi e il perdersi della tradizione operaia.

A dar voce al testo, nella riduzione di Mario Faticoni, saranno Rita Atzeri, Maurizio Mezzorani, Clara Murtas, Mario Faticoni, Tino Petilli e Angelo Trofa.

A chiudere la sezione dedicata al Comunismo, lunedì 6 dicembre, ore 21, un classico del repertorio de Il crogiuolo “In cerca di Brecht” con Mario Faticoni e Salvatore Spano al pianoforte.

In chiusura il 9 dicembre ore 19 la conferenza “Mitologie cinematografiche dell'Italia contemporanea” a cura di Gianni Olla.

La rassegna inaugura il nuovo spazio culturale Arco Studio e si giova della riunione di un drappello d'attori provenienti da più di una generazione e compagnia ed è dedicata ad un'attrice co-fondatrice de Il crogiuolo, Tiziana Dattena, di cui da venticinque anni ci mancano talento e sorriso.

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