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Nozze di sangue di Federico Garçia Lorca

9 novembre 2010, 08:32
Teatro Massimo 10-14 novembre 2010 e repliche.

Parte 1 di 2

Nozze di sangue
di Federico Garçia Lorca
traduzione Marcello Fois
drammaturgia Marcello Fois e Serena Sinigaglia

coproduzione Teatro Stabile della Sardegna e A.T.I.R.
regia Serena Sinigaglia
Teatro Massimo
via De Magistris, 12 - Cagliari
10-14 novembre 2010 (cartellone Cedac)
15-16 novembre 2010 (Stagione di prosa del Teatro Stabile della Sardegna)
Le repliche di lunedì 15 e martedì 16 saranno seguite da un’esibizione musicale di Gavino Murgia
“Nozze di sangue” mercoledì 17 sarà al Teatro Eliseo di Nuoro,
dal 23 novembre al 12 dicembre al Teatro Ringhiera di Milano


con Maria Grazia Bodio, Marco Brinzi, Lia Careddu, Mattia Fabris, Sax Nicosia,

Sa mama (la madre)


Lia Careddu

S’isposa (la sposa)


Sandra Zoccolan

Sa muzere (la moglie)


Isella Orchis

Sa teracca (la domestica) - Sa bichina (la vicina)


Maria Grazia Bodio

Lenardu (Leonardo)


Mattia Fabris

S’isposu (lo sposo)


Marco Brinzi

Su babbu (il padre)


Cesare Saliu

La luna - La medicante


Sax Nicosia

Sax Nicosia
scene Maria Spazzi
costumi Federica Ponissi
musiche originali Gavino Murgia
luci Loïc François Hamelin

regista assistente Rosalba Ziccheddu
assistente alla regia Omar Nedjari
assistente alle scene Mariapaola Di Francesco
assistente ai costumi Giada Masi
direttore di scena Pietro Paroletti
macchinista Lisa Guerini


Orari
mercoledì 10 ore 21
giovedì 11 ore 17 e ore 21
venerdì 12 ore 17 e ore 21
sabato 13 ore 21
domenica 14 ore 19
lunedì 15 ore 21
martedì 16 ore 21
Per info: www.teatrostabiledellasardegna.it
Biglietteria: tel. 0706778129 biglietteria@teatrostabiledellasardegna.it
Segreteria: tel. 070/6778121 segreteria@teatrostabiledellasardegna.it

Nasce dalla fruttuosa collaborazione tra due realtà del teatro italiano la nuova coproduzione del Teatro Stabile della Sardegna e la compagnia Atir di Milano. La passionale energia che sgorga dalle pagine di Nozze di sangue di Federico Garçia Lorca conosce nuova vita e nuova forma nell’allestimento teatrale che debutta a Cagliari, mercoledì 10 dicembre 2010, al rinato Teatro Massimo che in questa stagione ha sempre più le sembianze di un teatro abitato.

In scena fino al 16 per poi spostarsi all’Eliseo di Nuoro (il 17) e a Milano (teatro Ringhiera dal 23 novembre al 12 dicembre), ritornare in Sardegna e proseguire poi la tournée nazionale, l’ardente storia tratteggiata da Lorca conosce inedite connotazioni. Serena Sinigaglia, affermata regista tra le più impegnate nel panorama nazionale, cura la regia di un dramma che si respira già dalle prime scene.
Nella nuova drammaturgia, scritta insieme all’autore nuorese Marcello Fois, la Sinigaglia attinge a piene mani alle caratteristiche linguistiche della Barbagia. Si rinnova in questa maniera la collaborazione tra lo Stabile e Fois che già alla fine del 2009 ha visto in scena la trasposizione teatrale del suo romanzo Sangue dal cielo per la regia di Guido De Monticelli. Questa volta dall’entroterra nuorese emergono i personaggi lorchiani di Lenardu, s’isposa, s’isposu, sa mamma e su babbu, con la loro forte coscienza identitaria a far da contraltare a una testardaggine che rifiuta ogni genere di cambiamento, privilegiando l’isolamento e la superstizione.

Serena Sinigaglia ha scelto voci, parole e volti dei primi del Novecento sardo per avvicinare l’Andalusia degli anni Trenta a realtà più consone alle storie italiane. La lingua spagnola sposa la parlata barbaricina, si avvicina a quella italiana, in uno dei testi più rappresentativi del teatro moderno che vede in scena due generazioni di attori dopo un complesso periodo di lavoro fatto sulla lingua e la traduzione. Da una parte Maria Grazia Bodio, Lia Careddu, Isella Orchis e Cesare Saliu (Teatro Stabile della Sardegna), dall’altra “i giovani” Marco Brinzi, Mattia Fabris, Sax Nicosia e Sandra Zoccolan (Atir). Una collaborazione che mette in strettissimo contatto due compagnie legate a doppio filo dalla voglia di essere un gruppo e dalla centralità del lavoro dell’attore. Il tutto sottolineato dalle note composte da un altro sardo doc, il polistrumentista Gavino Murgia, da sempre alla ricerca di novità sonore tenendo sempre a mente la tradizione e la memoria, capace di far incontrare jazz e contaminazioni mediterranee. E sarà proprio l’esibizione dell’artista di Nuoro a chiudere le ultime due repliche al teatro Massimo il 15 e 16 novembre, uno spettacolo nello spettacolo. 

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