Scoprire nuovi talenti è l'obiettivo del Premio “Sardegna Teatro in.corto”, giunto alla quarta edizione, promosso da Cada Die Teatro in collaborazione con InMediaArte. Fin dal primo anno nel 2006 l'intenzione del direttore artistico Giancarlo Biffi e del suo staff è stata quella di dare la possibilità ad artisti e gruppi emergenti di confrontarsi con il pubblico. Il bando prevede la presentazione di opere inedite della durata di quindici minuti che esplorino nuovi percorsi di ricerca e linguaggi. Il Cada Die teatro fornisce gli spazi e un indispensabile supporto tecnico.

Nel 1991 la compagnia teatrale ha utilizzato uno dei grandi capannoni dell'Ex vetreria di Pirri per farne un teatro funzionale, trasformandolo in un luogo d'arte e cultura. Per un decennio ha operato in quello spazio organizzando rassegne, festival, convegni, laboratori teatrali e producendo spettacoli che hanno coinvolto attivamente la collettività. Dopo una pausa di qualche anno, dovuta ai lavori di riconversione dello stabilimento in un centro d'arte e cultura per opera dell'amministrazione comunale, nel 2003 il Cada Die ha ripreso le sue attività nel nuovo “Teatro La Vetreria”. Dal 2006 la compagnia usufruisce anche della Sala Rubino dove ha aperto la scuola di arti sceniche insieme a InMediaArte, l'associazione di imprese a cui nel 2003 è stata affidata la gestione degli spazi dell'Ex Vetreria.

“Siamo sempre stati molto attenti alla formazione - ha detto Mauro Mou, attore e regista della compagnia - La nostra scuola si articola in classi rivolte a tutte le fasce d'età: bambini, adolescenti, giovani, adulti e anziani. Questa esperienza, in particolare quella del teatro ragazzi, è stata per noi motivo di riflessione. Cercavamo un modo per dare ai nostri allievi visibilità ed offrire l'opportunità di presentare i loro lavori. Da qui è nata l'idea del teatro in corto che nel corso degli anni è cresciuta fino a diventare una realtà importante”.

Da quando il progetto è partito le domande, provenienti da tutta la Sardegna, sono state sempre numerose, almeno cinquanta. Le compagnie e gli artisti partecipanti, molto diversi tra loro, hanno presentato soggetti interessanti per originalità e varietà degli argomenti trattati.
Il concorso si divide in tre fasi: nella prima si analizzano i progetti presentati e si riserva un momento all'incontro con lo staff artistico della compagnia; si passa poi alla selezione che riduce il numero dei partecipanti a dodici, massimo diciotto. Il ristretto gruppo ha quindi la possibilità di rappresentare i propri lavori davanti al pubblico e ad una giuria, composta da giornalisti, operatori teatrali, spettatori assidui, scrittori. Quest'ultima sceglie cinque opere che si disputano la finale; a questo punto si forma un'altra giuria di esperti del settore che lavora per proclamare il vincitore e assegnare menzioni speciali. Anche quest'anno il migliore progetto si aggiudicherà un premio di 1000 euro; due le segnalazioni speciali per le quali è previsto un riconoscimento di 500 euro.

Appuntamento a partire da metà ottobre quando i dodici gruppi selezionati si esibiranno con le loro produzioni. Daranno così inizio ad una rassegna particolare in cui i cinque “corti” finalisti concorreranno per la vittoria.
Visto il successo di pubblico riscontrato in questi anni i promotori dell'iniziativa intendono dare al “Premio Teatro in.corto” una cadenza biennale per lasciare agli artisti un tempo di più ampio respiro nella preparazione del concorso.